Intelligenza artificiale e open banking sono le due tecnologie che plasmeranno il futuro della tesoreria aziendale.
A evidenziarlo è una ricerca condotta da Piteco, che ha presentato i risultati in occasione del Piteco Innovation Day, organizzato per celebrare i 40 anni di attività della software house.
Il campione di indagine
L’indagine di Piteco ha coinvolto aziende di diverse dimensioni: il 70% sono medio/grandi, collocate nella fascia tra i 100 e i 500 milioni di euro, di cui il 39% rappresentato da realtà con un turnover superiore a 500 milioni di euro.
Sono espressione dei settori chiave dell’economia italiana, tra cui Industry & Manufactoring (20%), Food, Fashion e Retail (17%), Utility & Energy (12%), Chimica & Farmaceutica (9%), passando per Logistica, Automotive e Insurance.
A rispondere sullo stato dell’arte della tesoreria e le evoluzioni future sono stati CFO e Treasury Manager.
L’importanza della tecnologia per automatizzare le attività e la SCF
Tra le priorità ritenute “molto importanti” dai team di tesoreria, compare l’implementazione di nuove tecnologie (36%), utili per ottimizzare i processi finanziari e rispondere con maggiore efficienza alle dinamiche di mercato in uno scenario in cui la velocità di adattamento è cruciale.
Altra priorità significativa è risultata essere la sempre maggior automazione dell'attività manuale e ripetitiva, ritenuta necessaria dal 34% degli intervistati per liberare risorse da operazioni time-consuming e a basso valore aggiunto, e concentrarsi su attività strategiche.
Infine, emerge l’importanza della supply chain finance con il 18% delle risposte.
AI e open banking per il futuro
Guardando al futuro, per CFO e Treasury Manager sono diversi i temi destinati a trasformare significativamente la gestione della tesoreria.
Primo tra tutti l’Intelligenza Artificiale ritenuta “molto importante” e “importante” dal 66% dei rispondenti, soprattutto nell'ambito del cash forecasting, della pianificazione e del decision making basato sui dati.
A seguire l’Open Banking (“importante per il 42% e “molto importante per l’8%), fondamentale per la nascita di servizi innovativi.
«In questi 40 anni abbiamo accompagnato le aziende a governare e automatizzare tutti i processi di tesoreria. Oggi la nostra proposizione al servizio della definizione della strategia finanziaria delle aziende è ancora più forte; lo impongono i continui e repentini cambi di mercato ai quali assistiamo – sottolinea Paolo Virenti, Amministratore Delegato di Piteco.
Tra le molte cose, la survey evidenzia come la governance dei pagamenti aziendali e la pianificazione finanziaria siano, in area Treasury, le aree per le quali viene scelta Piteco (complessivamente oltre il 50%). Guardando al futuro, è importante sottolineare come la gestione del rischio finanziario sia un tema di crescente interesse per oltre il 25% dei rispondenti, che ne fa una priorità per i prossimi anni. Siamo convinti sia ancora troppo poco, e siamo determinati a costruire e promuovere una nuova cultura della tesoreria.
Far crescere la sensibilità e la necessità di una gestione del rischio evoluta e data driven è una nostra priorità così come contribuire con le nostre soluzioni a colmare l’importante gap di mercato nell’adozione di strumenti di supply chain finance, essenziali per l’efficace esecuzione delle strategie finanziarie di aziende moderne e competitive».