Nuovi modelli di business

Obiettivo PMI: la risposta digitale di neobanche e fintech

neobanche e fintech per PMI

Da sinistra: Marzio Pividori, CEO di Banca AideXa, Silvio Lanfranconi, Responsabile della succursale italiana di Finom, Flavia Alzetta, Chief Business Officer Financial Services di Soldo e Doris Messina, Co-Founder e CEO di Tot

Tra le priorità del segmento piccole e medie imprese emergono spesso due voci: ottenere credito con tempi di risposta rapidi e migliorare la gestione delle spese aziendali.

Due necessità che vengono coperte da neobanche e fintech con strumenti finanziari e processi digitali modellati sulle esigenze di un preciso segmento di business: quello delle poco servite piccole e micro imprese italiane.

Il finanziamento con un processo digitale

Nel mondo del credito, AideXa, che sino a oggi ha erogato 880 milioni di euro alle PMI, si muove guardando al piano Transizione 5.0 e agli incentivi alle imprese che vogliono investire in modelli più sostenibili dal punto di vista dei consumi energetici.

«Puntiamo a concentrarci sui finanziamenti di taglio medio-piccolo, con un importo medio di circa 200mila euro – racconta Marzio Pividori, CEO di Banca AideXa. È proprio il segmento che vogliamo presidiare con la nostra offerta di prodotti finanziari.

Purtroppo, il settore bancario sta incontrando difficoltà nel proporre in modo efficace finanziamenti agli oltre 4 milioni di micro imprese in Italia e quest’anno si è registrato un significativo rallentamento nei finanziamenti erogati al segmento delle micro e piccole imprese.

In controtendenza, la banca è invece cresciuta, con un aumento del 31% sulle erogazioni del 2023. A frenare il credito alle imprese sono i costi di servizio e il rischio associato».

L’uso dell’AI per gestire il rischio

Costi e rischi che la neobanca monitora e mantiene sotto controllo ricorrendo alla tecnologia: processi di richiesta digitali, uso di AI e open banking.

Tutto per comprendere i bisogni specifici e il profilo di ciascuna impresa, e rispondere con soluzioni di finanziamento.

«Con questo approccio dedicato e il supporto della tecnologia, puntiamo a diventare un punto di riferimento per questo segmento. L’AI è utilizzata sui dati e per la costruzione di modelli avanzati per la valutazione del rischio delle imprese: questo – spiega Pividori –, ci permette di essere veloci nel concedere credito.

L’AI non è solo un termine alla moda, rappresenta un pilastro fondamentale della nostra operatività».

Il termometro creditizio per una pre-valutazione dell’impresa

Proprio qualche mese fa, la banca, che vede anche ConfCommercio nell’azionariato, ha presentato un nuovo strumento tecnologico, il termometro creditizio: «una tecnologia sviluppata internamente che permette a tutte le imprese che stanno chiedendo un finanziamento sulla piattaforma di AideXa di avere una previsione della loro finanziabilità, ancora prima di finalizzare la richiesta», conclude Pividori.

IBAN italiano per il conto fintech

Altra neobanca per le imprese, ma con un’altra vocazione, più orientata sugli aspetti di gestione, come la fatturazione elettronica e la contabilità, è la fintech olandese Finom, che ha lanciato l’IBAN italiano per i suoi clienti e annuncia nuovi prodotti ideati per le imprese del territorio.

«La casa madre olandese ha ottenuto una licenza da istituto di pagamento, che le permette di offrire un conto che comunica in tempo reale con i servizi contabili e di fatturazione – racconta Silvio Lanfranconi, Responsabile della succursale italiana di Finom.

Il cliente, impresa o libero professionista, ha a disposizione un unico servizio digitale per gestire incassi e spese, risparmiando tempo.

Non siamo una banca, ovviamente, ma offriamo servizi di pagamento. Abbiamo ormai 460 collaboratori, tra dipendenti e contractor, e succursali in 4 paesi».

Le funzionalità in arrivo

Al fianco dell’IBAN italiano, si aggiungono nuove funzionalità per la fatturazione elettronica, la possibilità di fotografare documenti e caricarli nella piattaforma, associandoli a un movimento, e catalogare i pagamenti per la rendicontazione.

«In pochi click si possono estrarre i dati, per condividerli con il commercialista e il revisore dei conti – prosegue Lanfranconi.

E si possono emettere carte di debito per il personale, impostando limiti di spesa e monitorandole in tempo reale.

A monitorare i flussi di cassa aiuta anche la funzionalità di AISP, che si collega agli altri conti aziendali per avere una visione completa di entrate e uscite.

Infine, tra qualche mese sarà attivo il pagamento di bollettini pagoPA e F24».

La strategia del prezzo flessibile

Per adattarsi alle differenti necessità tra le varie tipologie di impresa, la fintech ha ideato dei piani tariffari, che partono da zero euro per le aziende più piccole, fino a piani adeguati alle necessità di aziende maggiori.

«La strategia di prezzi flessibili ci permette di soddisfare le esigenze delle imprese in varie fasi di crescita.

In Italia – sottolinea Lanfranconi – vediamo un grande potenziale, dato l’elevato numero di PMI e la loro necessità di soluzioni di gestione finanziaria semplificate».

Non solo pagamenti

L’approccio modulare è seguito anche da un’altra fintech: Soldo, piattaforma per la gestione delle spese centralizzata delle aziende, che al momento serve 25mila clienti in 31 paesi, tra cui l’Italia.

«Si tratta di aziende di tutte le dimensioni, dalle PMI alle grandi imprese (come Biesse, NdR), che cercano soluzioni avanzate per la gestione delle spese aziendali – racconta Flavia Alzetta, Chief Business Officer Financial Services di Soldo.

Le imprese non cercano solo strumenti di pagamento moderni ma anche piattaforme che facilitano il tracciamento e la riconciliazione delle spese, in grado di integrarsi con i loro sistemi ERP e software gestionali esistenti, per ottimizzare il flusso di lavoro».

Meno tempo da dedicare alla gestione delle spese

L’obiettivo è fare risparmiare tempo a chi si occupa delle finanze dell’impresa.

«Le esigenze dei CFO sono al centro del nostro modello di business e grazie alla piattaforma riduciamo significativamente il tempo dedicato alla gestione delle spese.

Ad esempio, prendendo un’azienda tipo, abbiamo ridotto del 62% il tempo che i responsabili finanziari devono dedicare alle note spese e dell’80% quello dedicato alla reportistica e all’approvazione dei report – spiega Alzetta.

Abbiamo migliorato la visibilità sulle spese decentralizzate, ottimizzato i costi e garantito una conformità normativa rigorosa. Introducendo, inoltre, criteri ESG per supportare la sostenibilità e ridurre gli errori e le frodi».

Le nuove sfide emergenti

Un altro aspetto di tendenza nelle richieste delle imprese è la crescente attenzione alla sicurezza e alla conformità normativa.

«Le aziende necessitano di soluzioni per la protezione dei dati e la conformità alle normative locali e internazionali – conclude Alzetta. Inoltre, l’adozione diffusa del lavoro da remoto ha messo in luce la necessità di strumenti che supportino una gestione delle spese efficiente anche a distanza».

Pagamenti sicuri per le imprese

In questo contesto, si inquadra anche la recente partnership stretta da un’altra fintech, l’italiana Tot, con Adyen e Mastercard, per fornire strumenti di pagamento per la gestione delle spese, sicuri e integrati.

Ma soprattutto digitali, in linea con il modello di business con cui la fintech si rivolge alle micro imprese italiane, che hanno così la possibilità di emettere un numero potenzialmente infinito di carte di debito virtuali ai loro collaboratori, con limiti di spesa personalizzabili, pronte per i wallet.

«Ma l’importanza di questo accordo va oltre la semplice emissione di carte – precisa Doris Messina, Co-Founder e CEO di Tot.

La collaborazione con Adyen e Mastercard assicura elevati standard di sicurezza, conformità alle normative e protezione antiriciclaggio. Con la possibilità di attivare, sospendere o limitare l’uso delle carte con un click, usufruire di tecnologie avanzate di verifica dell’identità e protezione contro acquisti fraudolenti».

Verso la piattaforma all-in-one

Questo strumento di expense management non solo facilita il controllo costante del flusso di cassa, ma anche l’organizzazione e la tracciabilità delle uscite aziendali.

Si affianca inoltre a un arricchimento dell’offerta in corso dallo scorso anno in casa Tot: da ulteriori strumenti di pagamento, come pagoPA e RiBa, alla sincronizzazione con il cassetto fiscale dell’azienda in piattaforma, l’automazione della riconciliazione delle fatture e l’export per la prima nota, oltre al rilascio dei bonifici istantanei.

«I trend attuali mostrano d’altronde una evoluzione verso soluzioni all-in-one, che semplificano e ottimizzano ogni aspetto della gestione finanziaria e amministrativa – conferma Messina.

Stiamo quindi rapidamente evolvendo da conto aziendale a piattaforma all-in-one, offrendo una gestione completa e integrata dei pagamenti, delle spese e delle finanze aziendali. Non solo per semplificare la gestione quotidiana, ma anche per supportare la crescita e l’innovazione».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop