Cresce il numero delle liquidazioni giudiziali in Italia nel 2023, specialmente nel quarto trimestre.
Questo il quadro che emerge dall'Analisi sulle Liquidazioni giudiziali realizzata da CRIBIS, società del gruppo CRIF.
I dati nello specifico
Secondo lo studio, le liquidazioni giudiziali registrate nel corso del 2023 sono 7.651, un +7,48% rispetto al 2022, ma in diminuzione del 30,7% rispetto al 2019 (pre-pandemia).
Nel corso del quarto trimestre del 2023 lo stock di aziende in liquidazione giudiziale è stato 2.183, +26,1% rispetto allo stesso periodo del 2022, un valore in linea (-3,1%) rispetto al quarto trimestre 2021 che aveva rappresentato uno dei momenti più critici della pandemia.
I concordati preventivi sono stati 370 nel corso del 2023, di cui 78 nell’ultimo trimestre (in calo del 30,9% rispetto al Q4 2022 e del 38% rispetto al Q4 2019).
Lombardia e Lazio in testa
Le regioni che hanno registrato il maggior numero di liquidazioni giudiziali nel 2023 sono la Lombardia (1.519, 412 nel Q4), Lazio (1.045, 295 nel Q4) e Campania (675, 215 nel Q4), mentre le aree geografiche con il minor numero sono Trentino-Alto Adige (76), Basilicata (47), Molise (37) e Valle d’Aosta (6).
I settori colpiti
Per quanto riguarda i settori con un maggior numero di società in liquidazione giudiziale, è il Commercio quello che risulta particolarmente in crisi con 2.431 liquidazioni giudiziali, seguito dai Servizi (1.911), dall'Industria (1.300) e dall'Edilizia (1.295).
«I dati del 2023 rivelano un aumento nel numero di società in liquidazioni giudiziali dovuto principalmente alle sfide che l’attuale contesto macroeconomico propone alle imprese.
Ai problemi di liquidità derivanti dalla stretta monetaria si sono affiancate ulteriori criticità che hanno minato la competitività delle imprese, tra cui le difficoltà nella circolazione delle merci e la crisi energetica», commenta Marco Preti, Amministratore Delegato di CRIBIS.