OSSERVATORIO

Imprese, uno scenario con luci e ombre

CRIF imprese, uno scenario con luci e ombre

Luca D’Amico, CEO di CRIF Ratings

CRIBIS, società del gruppo CRIF specializzata in informazioni, soluzioni e consulenza per le imprese, ha fotografato l’andamento dei pagamenti commerciali e delle liquidazioni giudiziali con gli ultimi dati aggiornati al terzo trimestre 2024. Emerge un quadro con luci e ombre, a conferma di un contesto per le imprese italiane ancora caratterizzato da incertezza e complessità.

Pagamenti commerciali in lieve miglioramento ma con differenze territoriali e settoriali

Nel terzo trimestre del 2024, secondo lo Studio CRIBIS le aziende che pagano con puntualità sono il 44,3% sul totale delle realtà italiane analizzate e il tempo medio di pagamento è pari a 67 giorni, in miglioramento rispetto ai 71 giorni del pari periodo 2023. In leggero aumento i pagamenti puntuali rispetto al Q3 2023 (+0,4%), mentre calano i ritardi gravi oltre i 90 giorni (a quota 4%), che vedono una riduzione dello 0,8%.

Approfondendo l’analisi, lo Studio Pagamenti evidenzia differenze per aree geografiche, settori merceologici e dimensioni delle aziende.

crif imprese grafico

Le imprese del Nord Est si confermano le più puntuali

Dall’analisi sulle macroaree geografiche il Nord Est risulta ancora l’area più affidabile con il 52,7% di pagamenti puntuali, mentre le imprese del Sud e Isole mostrano un comportamento meno virtuoso, con solo il 31,4% di pagamenti effettuati alla scadenza e il 6,7% delle imprese che paga con grave ritardo contro la media nazionale del 4%. Sui gradini più alti del podio Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, le cui imprese pagano con puntualità rispettivamente nel 54,3%, 54,3% e 52,7% dei casi, mentre ci sono maggiori criticità per Campania (32,3%), Sardegna (31,6%) e Sicilia (25,3%).

La differenza si riscontra anche nei ritardi oltre i 90 giorni dalla scadenza: sono il 2,3% nel Nord Est (il Trentino è la regione più virtuosa con il 2%) e il 6,7% nell’area Sud e Isole (la Sicilia è la regione meno virtuosa con l’8,9%). Anche a livello di province si evidenziano queste differenze: le più puntuali sono quelle della Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, mentre all’ultimo posto si trovano Calabria e Sicilia.

Passando ai settori merceologici, il comparto in maggiore difficoltà resta quello della ristorazione, con il 7% delle imprese che paga oltre i 90 giorni. Seguono, entrambi in leggera ripresa rispetto al terzo semestre dello scorso anno, Energy & Telco (4,7%) e Locazione immobiliare (4,7%).

grafico crif osservatorio imprese

Da segnalare inoltre che, rispetto al terzo trimestre del 2023, si osserva una riduzione dei ritardi oltre i 90 giorni del 4% per le Industrie della ceramica e del 2,5% per le Industrie siderurgiche e la GD/DO. Sono proprio le Industrie della ceramica ad avere i tempi medi di pagamento più lunghi (96 giorni), seguiti dalle Industrie macchinari e attrezzature elettriche (80 giorni). Il settore merceologico più puntuale, nel trimestre analizzato, è quello dei Servizi alle persone (34 giorni).

Per quanto riguarda le dimensioni delle aziende coinvolte nello studio, le microimprese confermano una performance positiva nella classe di pagamento alla scadenza con una concentrazione del 45,4%, ma registrano anche il più alto livello di ritardi gravi (4,6%) rispetto alla media. All’opposto, le medie aziende hanno meno ritardi oltre i 90 giorni (1,5%).

Liquidazioni giudiziali in crescita

CRIBIS ha analizzato anche l’andamento delle liquidazioni giudiziali in Italia, che nel terzo trimestre del 2024 si attestano a 1.878, un valore in crescita (+20,2%) rispetto allo stesso periodo del 2023, ma ancora inferiore rispetto al periodo pre-covid (nel terzo trimestre 2019 le aziende in liquidazione erano state 2.328).

In questo stesso periodo i concordati preventivi sono stati 71, in diminuzione rispetto ai 94 del trimestre precedente ma in aumento del 18,3% rispetto al Q3 2023. Sebbene ci sia stato un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i numeri sono ancora lontani rispetto al periodo pre-pandemia: nel Q3 del 2019 erano stati 109 i concordati preventivi.

Le regioni che hanno registrato il maggior numero di liquidazioni giudiziali nel terzo trimestre del 2024 sono la Lombardia (401), il Lazio (206) e il Piemonte (181), mentre le aree geografiche con il minor numero di imprese in liquidazione sono Trentino-Alto Adige (14), Basilicata (12), Molise (5). In Valle d’Aosta non si registrano casi di imprese in liquidazione in questo periodo. Per quanto riguarda i settori con il maggior numero di società in liquidazione giudiziale, è il Commercio quello che soffre maggiormente (589), seguito dai Servizi (413), dall’Edilizia (372) e dall’Industria (334).

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di dicembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.