Le università guardano all’ammodernamento e puntano alla riqualificazione energetica. L’Università di Camerino e l’Università di Macerata sono i due esempi di come i finanziamenti, da una parte, e gli investimenti in ambito energetico, dall’altro, possano sostenere il percorso verso la sostenibilità degli atenei italiani.
BEI: 22milioni per ristrutturare il campus dell’Università di Camerino
Con l’obiettivo di sostenere l'espansione, la ristrutturazione e l'ammodernamento del campus dell'Università di Camerino, allineandolo ai più alti standard moderni di insegnamento, apprendimento, ricerca e sostenibilità ambientale, l’ateneo ha stretto un accordo di finanziamento con la BEI.
Il progetto prevede la costruzione e la ristrutturazione di oltre 11.000 m² di spazi accademici e amministrativi, oltre che la creazione di 110 nuovi posti letto aggiuntivi per gli studenti.
Per quanto riguarda la sostenibilità ambientale, gli interventi finanziati dalla BEI seguiranno i più alti standard di efficienza energetica e prevedono anche lo sviluppo di un parco fotovoltaico per l'approvvigionamento di energia rinnovabile, contribuendo a rendere il Campus di Camerino più autonomo dal punto di vista energetico.
Il totale dei finanziamenti della BEI alle università italiane negli ultimi 10 anni supera i 710 milioni di euro.
Inoltre, questo progetto si inserisce nel contesto del programma di finanziamento delle università pubbliche italiane, lanciato nel 2022 dalla Banca per complessivi 500 milioni di euro, e destinato a supportare gli investimenti per la realizzazione, rinnovamento, ampliamento delle strutture accademiche, di ricerca, sportive e residenze universitarie.
ENGIE investe 3 milioni nell’Ateneo a basso impatto ambientale
ENGIE, operatore del comparto energetico, e l’Università di Macerata, collaborano inoltre per ridurre i consumi e di conseguenza l’impatto sull’ambiente.
Il 90% del parco immobiliare dell’Università di Macerata sarà oggetto di interventi di efficientamento energetico e il programma di interventi si concluderà entro un anno, con un investimento da parte dell’azienda energetica di 3 milioni di euro.
Il progetto di riqualificazione consentirà all’Università di dotarsi di impianti di ultima generazione e alla biblioteca del Palazzo del Mutilato di autoprodurre, attraverso un impianto fotovoltaico da 20kWp, il 60% dell’energia elettrica necessaria al fabbisogno dell’edificio.
Su tutti gli impianti degli stabili universitari verrà installato un sistema di telecontrollo per il monitoraggio e la regolazione dinamica della temperatura in tempo reale, garantendo un comfort ottimale e riducendo gli sprechi.
Spazio sarà dato anche alla mobilità sostenibile, con l’installazione di 4 colonnine di ricarica per veicoli elettrici e 5 postazioni di bike-sharing nelle sedi dell’Ateneo, al fine di incentivare e rispondere al crescente interesse di studenti e cittadini verso la mobilità sostenibile.
Il progetto garantirà un risparmio dei consumi di energia elettrica pari al 20% e di energia termica del 15%, assicurando un taglio complessivo di 3mila tonnellate di emissioni di CO2, paragonabili al vantaggio ambientale prodotto da un boschetto di oltre 17mila alberi.