Finanziamenti, anche digital, garantiti dal Fondo Centrale di Garanzia per le PMI e da SACE, crediti fiscali, factoring per supportare le imprese italiane nella loro crescita.
È questo l’obiettivo con cui si è rinnovato, per la terza volta, l’accordo di partnership tra la challenger bank Banca CF+ e la società di mediazione creditizia corporate Italfinance.
Un sodalizio che si consolida
La prima collaborazione tra le due realtà risale al 2022 e ora, nella cornice del Museo Storico dell’Alfa Romeo, è stata annunciata la rinnovata partnership tra la banca e la società di mediazione creditizia e consulenza finanziaria corporate, in occasione di un evento a cui hanno partecipato i vertici di Italfinance e il top management di Banca CF+, moderato da Gaja Calderone, redattrice di AziendaBanca.
Raggiungere le imprese sul territorio
La collaborazione, come dichiarato in apertura dal CEO della challenger bank, Iacopo De Francisco, consente alla banca di allargare il suo raggio di azione sul territorio nazionale, facendo leva sulla presenza capillare degli intermediari di Italfinance e dei suoi professionisti. Con chiari risultati già raggiunti.
«Annunciare oggi il rafforzamento della partnership con Italfinance ci rende molto soddisfatti, poiché grazie alla loro rete di mediazione saremo in grado di definire ancora meglio nuove soluzioni di eccellenza nel financing e nel factoring, per puntare a una sempre maggiore soddisfazione della clientela – afferma Iacopo De Francisco, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Banca CF+.
La nostra banca è fondata su quattro valori fondamentali nel mondo della finanza per l’impresa, quali rapidità, innovazione, professionalità e competenza, e nel corso dei nostri primi due anni di attività ci siamo specializzati su soluzioni di finanziamenti a breve e medio-lungo termine di società con esigenze strutturali e di liquidità, anche assistite dai fondi centrali di garanzia.
Con questa collaborazione intendiamo proseguire nel nostro piano di sviluppo che ci ha già portato a quasi 3 miliardi di euro finanziati da inizio attività, grazie anche a nuovi strumenti di credito per le imprese come il Digital Lending, con cui abbiamo l’obiettivo di erogare un miliardo di euro in tre anni».
I prodotti: dai finanziamenti garantiti all’acquisto dei crediti fiscali
La missione è mettere quindi a disposizione delle aziende italiane soluzioni studiate ad hoc per soddisfare le mutate necessità di credito delle imprese. E, in prima linea, si posizionano i finanziamenti con garanzia statale.
«Nel 99% dei casi le pratiche di finanziamento alle imprese hanno una garanzia del Fondo Centrale di Garanzia per le PMI o di SACE – commenta Luca Reverberi, Chief Commercial Officer di Banca CF+.
Ma è la velocità nella risposta alla domanda di credito ciò che ci contraddistingue: grazie a un sistema sviluppato in-house, infatti, riusciamo a dare un rapido feedback, positivo o negativo, alle richieste delle imprese».
Inoltre, la challenger bank è scesa in campo anche sul fronte dei crediti fiscali, andando a creare una divisione dedicata.
«Siamo una delle poche realtà bancarie ad avere istituito una divisione dedicata ai crediti fiscali – sottolinea Marco Quaglierini, Co-Head Tax Credits di Banca CF+. E nei prossimi anni, il nostro impegno si focalizzerà sul rendere più semplice e agevole la raccolta delle informazioni da parte delle aziende interessate al tax credit.
L’obiettivo è infatti cogliere le opportunità di un mercato che, potenzialmente, vale 15 miliardi di euro l’anno e questo accordo ci permetterà di intensificare i volumi».
La partnership in corso permetterà inoltre di affinare la conoscenza tra la banca e la società partner, che già oggi collaborano per semplificare e velocizzare le pratiche.
«Serve un confronto costruttivo – sottolinea Tiziano Piccioli Cappelli, Responsabile Divisioni Finanza Ordinaria e Consulenza Bancaria e Finanziaria di Italfinance – per capire come gestire al meglio le richieste delle nostre imprese e fornire alla banca le informazioni realmente utili.
La fiducia nasce infatti da un dialogo proficuo, che si riflette infine anche nella relazione con il cliente finale».
Il factoring, in pro-soluto, anche distressed
Un altro strumento importante per la crescita delle imprese è il factoring.
«I dati Assifact confermano un turnover in costante rialzo, ora pari 297 miliardi, con il 95% delle pratiche in formula pro-soluto – precisa Luca Varischetti, Responsabile Divisione Factoring di Italfinance.
Il nostro compito è quindi analizzare i clienti e i fornitori delle aziende che vogliono richiedere il factoring: cerchiamo di comprendere l’impatto di filiera e di raccogliere tutta la documentazione necessaria a Banca CF+».
Oltre al factoring in tutte le sue forme, la challenger bank si è anche specializzata nel segmento distressed, che può rivelarsi uno strumento di prevenzione e cura della crisi d’impresa.
«Gran parte del nostro portafoglio di operazioni di factoring riguarda il distressed – aggiunge Alberto Beretta, Vice Direttore Generale di Banca CF+. Assistiamo grandi aziende in questi percorsi, garantendo tempi di risposta veloci e tutele giuridiche».
Il digital lending: l’algoritmo per riposte più rapide
Ha un target mirato sulle PMI, invece, la soluzione di digital lending di Banca CF+, nata a seguito della acquisizione del ramo d’azienda della fintech Credimi Spa, che a oggi raccoglie circa 150 domande a settimana: il processo di raccolta dei documenti è automatizzato grazie ad algoritmi evoluti che, analizzando i dati presentati dall’azienda, consentono di dare una risposta in tempi rapidi.
«Il digitale di per sé non è un valore, sono la semplicità e l’immediatezza del digital lending a rendere questo strumento efficiente, sia per i mediatori sia per i clienti finali – evidenzia Alessandro D’Arpa, Chief Operating Officer di Banca CF+. La richiesta di prefattibilità è immediata e la risposta negativa o positiva richiede poco tempo.
Come annunciato anche da Iacopo De Francisco, AD della challenger bank, seguiranno investimenti nell’intelligenza artificiale per affinare le capacità dell’algoritmo, ma intanto il digital lending si dimostra un prodotto interessante per le imprese seguite da Italfinance.
«Il digitale semplifica la vita al mediatore e al cliente finale – assicurano Paolo Fusaro e Marco Lupia, Responsabili della Divisione Fintech di Italfinance.
In primis, per via della velocità di erogazione, in quanto Banca CF+ è al momento l’unica realtà a offrire una delibera automatica per erogare il credito direttamente sul conto corrente dell’azienda cliente; e poi per l’accessibilità, in quanto il prestito può essere richiesto ovunque e da qualsiasi device.
Naturalmente, a valle è presente un processo standardizzato, con rigidi protocolli e questo ci permette di spiegare in modo chiaro all’impresa il motivo per cui una richiesta di credito è stata rifiutata, ad esempio».
I progetti futuri
In chiusura dell’evento, Italfinance ha messo in luce le potenzialità commerciali e strategiche portate dall’accordo con la Banca.
«Il sistema bancario sta abbandonando le piccole aziende, che si fermano a un fatturato al di sotto dei 15 milioni di euro: restano senza punti di riferimento e non sanno a chi rivolgersi – dichiara Carlo Olivetti, CEO di Italfinance.
Noi dobbiamo essere in grado di cogliere questa importante opportunità e puntare a un futuro di crescita, andando ad ampliare la nostra rete diretta e investendo sui processi di KYC e antiriciclaggio».
«Uno dei punti di forza di Italfinance, oltre all’esperienza consolidata data da quasi 40 anni di attività, è la capacità di scegliere partner di livello, per chiudere convenzioni che consentono di fornire un servizio puntuale e personalizzato in base alle esigenze finanziare delle imprese. Uno di questi è Banca CF+, con cui siamo orgogliosi di iniziare un nuovo anno di collaborazione – conclude Emilio Panzeri, Presidente di Italfinance.
Con Banca CF+ rafforziamo alcuni prodotti a disposizione dei nostri clienti: finanziamenti garantiti (digital e corporate), factoring e acquisto di crediti fiscali. Oltre all’implementazione di questi servizi, teniamo molto alla partnership perché Banca CF+ è una banca solida che opera anche nel comparto digital e perché si affida ad agenti e mediatori, anziché a una rete diretta, per presidiare il territorio».