Agroalimentare: cresce il rischio e lo score sostenibilità ESG è da migliorare

CRIF andamento settore agroalimentare

Nel biennio 2021-2022 il contesto macroeconomico di instabilità ha influenzato le performance del settore agricolo e parallelamente anche di quello alimentare, sebbene in modo differente.

Secondo uno studio di CRIF Ratings, condotto su un campione di circa 11.000 aziende, se da un lato nell’agroalimentare è stato registrato un deciso aumento dei fatturati, con una crescita generale del valore generato, dall’altro si è assistito a un significativo incremento della rischiosità, con i default che a livello nazionale sono aumentati di almeno 1 punto percentuale.

Le aziende operanti nel settore alimentare fanno registrare un tasso di default che a fine 2022 si attesta attorno al 4%, mentre regge meglio il comparto agricolo sebbene con tassi superiori al 2%.

Questo peggioramento marcato del food & beverage è il riflesso della forte esposizione del comparto all’aumento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, mentre risultano più in linea con le evidenze nazionali i tassi di default nel settore agricolo. La crescita record dei fatturati è riconducibile prevalentemente alla spinta dell’inflazione.

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Allargando il confronto dell’andamento della rischiosità agli altri settori, i comparti agricolo e alimentare si collocano tra il cosiddetto Leisure (che comprende ristorazione, viaggi e turismo, lotterie, attività ricreative, sportive e di intrattenimento), che registra i risultati più critici e il Farmaceutico che segna invece i risultati migliori. Entrambi con tassi di default comunque superiori alla media.

Bilanci e indebitamento: aumenta il rischio delle imprese

Anche l’indebitamento delle imprese evidenzia una maggiore rischiosità del comparto. Nelle imprese agricole il debito finanziario lordo è quasi 7 volte superiore al margine operativo lordo, in media, un rapporto che scende a 4 nell’alimentare, ma che resta comunque sopra la media italiana.

A causa della pandemia le aziende dal 2020 hanno fatto maggiore ricorso al credito, accumulando una massa di debiti che ha portato a un marcato squilibrio tra debito e MOL.

Il riassesto, con il ritorno a livelli pre-Covid, è rallentato da un contesto macroeconomico ancora instabile.

Al contempo, l’autofinanziamento delle imprese attraverso la gestione operativa risale a rilento, con un andamento molto inferiore rispetto alla media italiana, andando a scapito della sostenibilità economica degli impegni contratti.

Il settore alimentare infatti segna in media un margine operativo lordo che è circa 10 volte gli oneri finanziari, rapporto che scende a 8 circa per l’agricoltura, quando la media nazionale è superiore alle 15 volte.

Inoltre, l’attuale politica monetaria espansiva non gioca a favore e il contesto di rialzo potrebbe mettere sotto pressione i settori e le imprese strutturalmente più fragili.

Per quanto riguarda il rapporto tra cassa e debito finanziario, la liquidità era migliorata grazie agli interventi governativi. L’avvio dei rimborsi delle quote capitale porterà però ad intaccare i livelli di liquidità delle imprese, con effetti maggiori in situazioni di sovra-indebitamento.

Per l’alimentare la cassa equivale all’80% circa del debito finanziario a breve, quota che nell’agricoltura scende al 60%, mentre la media nazionale si attesta sul 140%.

I prossimi passi: ESG e investimenti

Guardando in ottica prospettica e agli investimenti, il settore agroalimentare ha molta strada da fare per la digitalizzazione dei processi, la tracciabilità delle filiere, nonché l’ottimizzazione delle risorse idriche ed energetiche, così come su tutti i fattori Environmental, Social e Governance.

Secondo CRIF Ratings, infatti, solo il 5% delle aziende ha punteggi ESG positivi.

Le aziende agricole risultano le più esposte ai rischi fisici e di transizione e mostrano anche ampi margini di miglioramento sulle tematiche sociali, con riferimento al forte precariato, alla stagionalità degli impieghi e, talvolta, alla limitata attenzione a welfare e diritti umani.

Sul piano della governance, la maggior parte delle aziende sono a conduzione familiare, destrutturate, con poca trasparenza ed equità interna.

È un settore che tuttavia può presentare esempi molto virtuosi che applicano la circular economy e progetti di rigenerazione della biodiversità, sebbene ancora casi limitati. Sul piano dell’impatto ambientale, le filiere agroalimentari sono responsabili di una quantità molto consistente di emissioni di CO2.

Una delle sfide chiave del settore è proprio proteggere le risorse naturali e preservare l’ambiente, evitando il deterioramento dei terreni, l’inquinamento delle fonti idriche e contrastando la distruzione di ecosistemi.

Previsioni per il 2023 e ruolo del banking

L’andamento economico atteso dell’Agroalimentare, così come per Manifattura, Trasporti e Costruzioni, segna un pieno recupero del fatturato post pandemia.

Il fatturato continuerà a crescere per l’effetto dell’inflazione ma, allo stesso tempo, i margini operativi resteranno sotto pressione a causa degli elevati costi energetici e delle oscillazioni del prezzo delle materie prime.

In ambito bancario il comparto agricolo rappresenta un contesto difficile da interpretare, in quanto frammentario, spesso poco trasparente e in cui mancano metodologie standardizzate e tracciabili per l’analisi del merito creditizio.

Per servire al meglio le aziende agricole italiane affiancandole anche nei loro investimenti, i player finanziari necessitano oggi di strumenti e servizi ad hoc per il credito agricolo, che combinino fonti informative e competenze specifiche, tecnologia e algoritmi esperti, e che li supportino dalla valutazione automatizzata del merito creditizio delle imprese, alle perizie specialistiche (terreni agricoli, capannoni, ecc.), oltre a servizi per la gestione delle garanzie (ISMEA, MCC, finanza agevolata) e l’ottimizzazione dei processi operativi.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di maggio 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop

 

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