100 milioni di euro per artigiani e micro e piccole imprese da Crédit Agricole Italia, grazie all’accordo con Confartigianato Imprese.
Il Gruppo, insieme alla Confederazione, ha predisposto un plafond creditizio di 50 milioni e un insieme di soluzioni a favore degli associati di Confartigianato Imprese.
Linea di credito da 50 milioni
Tra queste, Linee di Credito della durata di 12/18 mesi con pre-ammortamento di 6 mesi, per fornire la liquidità necessaria a fronteggiare l’aumento dei costi delle bollette energetiche e a supportare le esigenze di capitale circolante utile per la continuità aziendale.
Le risorse si sommano al preesistente plafond di 50 milioni, destinato a progetti relativi a investimenti green ed economia circolare.
Ridurre la dipendenza energetica
Attraverso specifici finanziamenti in ambito di efficientamento energetico l’obiettivo è quello di ridurre la dipendenza energetica da fonti fossili, beneficiando delle agevolazioni che saranno messe a disposizione dal PNRR.
«L’accordo con Confartigianato Imprese testimonia la forte sinergia tra Crédit Agricole e il tessuto imprenditoriale del Paese. Partendo dall’ascolto delle esigenze delle singole aziende attraverso periodici tavoli tematici di confronto con l’Associazione strutturiamo risposte concrete e tempestive, anche in un contesto economico emergenziale come quello che stiamo vivendo – dichiara Vittorio Ratto, Vice Direttore Generale Retail, Private e Digital di Crédit Agricole Italia. Vogliamo essere un partner di riferimento nell’ottica di creare collaborazioni proficue di lunga durata, così da accompagnare le aziende stesse verso una vera e propria transizione energetica, in linea con i principi e le opportunità offerte dal PNRR».
«L’intesa con Crédit Agricole Italia – sottolinea Marco Granelli, Presidente di Confartigianato Imprese – testimonia la nostra volontà d'individuare con il mondo bancario soluzioni congiunte che consentano agli artigiani e ai piccoli imprenditori di far fronte al vertiginoso aumento dei costi dell’energia e di operare una graduale transizione energetica verso modelli di produzione a ridotto impatto ambientale, economico e sociale».