Nuovo accordo quadriennale tra Confidustria e Intesa Sanpaolo: messi a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 40 miliardi dedicati alle aziende del Mezzogiorno.
L’obiettivo è rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e IA, integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
Le novità del nuovo protocollo
Le novità del nuovo accordo prevedono:
- la crescita delle imprese del Sud attraverso la valorizzazione della ZES Unica del Mezzogiorno;
- gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita;
- l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili;
- l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati;
- piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.
Il rapporto tra Banca e Impresa
Negli utlimi 15 anni grazie all’accordo tra la banca e l’associazione sono stati erogati 450 miliardi al sistema produttivo italiano.
Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo dichiara: «Il nostro primo incontro territoriale a Napoli conferma l’attenzione e la storica vicinanza di Intesa Sanpaolo al Mezzogiorno. Insieme a Confindustria continueremo a supportare per i prossimi quattro anni l’economia meridionale mettendo a disposizione 40 miliardi di euro da investire nelle nuove opportunità per le imprese nel Paese e sui mercati esteri. Crediamo nelle potenzialità del Sud Italia, che rappresenta la settima area manifatturiera europea e ospita un quarto delle filiere italiane, e siamo confidenti che le iniziative presentate oggi potranno favorire l’accelerazione degli investimenti e della crescita anche grazie alla ZES Unica, in grado di garantire vantaggi fiscali e semplificazione amministrativa».
Emanuele Orsini, Presidente di Confindustria conclude: «Il Mezzogiorno è un pilastro strategico per la crescita del Paese e dell’industria italiana ed europea. Con questo accordo vogliamo rafforzare gli strumenti a disposizione delle imprese meridionali in una fase decisiva, mettendo al centro investimenti, credito e semplificazione. Il nostro impegno congiunto punta a valorizzare le potenzialità del territorio e la ZES Unica rappresenta un'opportunità concreta per accelerare la competitività del Sud, attrarre capitali e rafforzare le filiere produttive. Insieme a Intesa Sanpaolo, vogliamo creare le condizioni per un rilancio strutturale, agganciando il Mezzogiorno alle grandi trasformazioni economiche in atto. Un Sud più forte significa un'Italia più competitiva in Europa e nel mondo».