Cresce in Europa, in termini di valore, la percentuale di fatture insolute alla scadenza. È questo, in sintesi, il dato complessivo sulla situazione del rischio di credito commerciale nel nostro Paese, secondo quanto emerge dai risultati del sondaggio annuale condotto da Atradius sui comportamenti di pagamento tra aziende a livello internazionale.
Si passa al 53% del valore totale delle fatture relative ad operazioni commerciali tra aziende, dal 47% dello scorso anno. Stesso discorso per i crediti inesigibili, che arrivano al 10% del valore totale delle fatture, dal 7% di un anno fa.
L’Italia è allineata con la media europea per la percentuale di crediti inesigibili su fatture emesse, mentre il dato relativo ai ritardi di pagamento su operazioni commerciali tra aziende sale al 56% del valore totale delle fatture emesse, poco sopra la media europea e sostanzialmente in linea con quanto rilevato un anno fa.
Come sottolinea l’azienda in un comunicato, «il peggioramento degli scenari di rischio di credito commerciale registrato quest’anno a livello mondiale sembra aver rappresentato uno stimolo al ricorso all’assicurazione dei crediti. Per quanto riguarda l’Italia, 3 aziende italiane intervistate su 5 nei settori agroalimentare, siderurgico e del tessile/abbigliamento hanno dichiarato di aver fatto ricorso ad un’assicurazione del credito commerciale per proteggere i flussi di casa della propria attività».
L’Europa sostiene la ripresa
«Guardando al 2022, nonostante il 70% delle aziende interpellate prevede una crescita del business - si legge nel comunicato - Il 46% delle imprese intervistate preveda di ricorrere al credito commerciale con la stessa frequenza di quest’anno, il 25% intende concedere dilazioni di pagamento più lunghe ai propri clienti quale forma di finanziamento a breve termine».
Continua intanto il supporto alle aziende da parte delle istituzioni dell’Unione Europea, infatti «nonostante larga parte del tessuto economico-produttivo italiano si sia mostrato in questi anni resiliente nel saper fronteggiare la crisi pandemica, la messa in campo di ulteriori misure a supporto delle PMI - ha commentato Massimo Mancini, Country Director di Atradius per l’Italia - In tema di investimenti e agevolazioni di accesso a fonti esterne di finanziamento, è un chiaro segnale della necessità di un ulteriore sforzo per il 2022».