Il mercato dell’arte cresce del 23,8%

Tassi di invenduto ai minimi storici per il mercato dell’arte, che dopo tre anni di oscillazioni ha registrato una crescita a due cifre rispetto al 2011 (+23,8%), secondo il dodicesimo Art Market Report dell’Area Research di MPS. L’arte italiana continua a interessare collezionisti internazionali, ma è il mercato dell’arte degli Stati Uniti a confermarsi leader per fatturato
Crescita a due cifre per il mercato dell’arte (+23,8% rispetto al 2011), che ha registrato nei primi sei mesi dell’anno tassi di unsold ai minimi livelli rispetto al 2008 (23% per lotto). I risultati del primo semestre 2012 mostrano, quindi, un ritrovato clima di fiducia dopo la fase di assestamento degli ultimi tre anni, secondo il dodicesimo Art Market Report, elaborato dall’Area Research di Banca Monte dei Paschi di Siena.

Anche se lontano dal picco del 2008, il mercato pittorico registra un boom di crescita soprattutto nel segmento dell’arte post moderna e contemporanea (MPS Art Post war Index), con una crescita del 75,7% rispetto all’anno precedente, insieme al MPS Art Pre-war Index (+17,8% rispetto al 2011).

L’arte italiana continua ad attirare l’interesse di collezionisti internazionali e investitori che considerano le opere dei grandi maestri italiani del XX secolo veri e propri beni rifugio. Alle aste di arte moderna e contemporanea di Milano, le due Majors, con un catalogo principalmente composto da artisti italiani, hanno totalizzato quasi 20 milioni di euro, ritornando così sui valori del 2008. Tendenza confermata anche da Christie’s, che ha chiuso le aste di arte moderna e contemporanea il 29 e il 30 maggio a Milano con il totale più alto mai raggiunto in questa categoria in Italia (9,6 milioni di euro) superando così il record del 2008. Nelle aste milanesi, le opere di Fontana sono le più richieste: ben 14 i suoi pezzi inseriti nel catalogo di Christie’s, 17 in quello di Sotheby’s.

Il mercato d’aste degli Stati Uniti si conferma leader per fatturato, con una quota internazionale del 47,3%. Londra mantiene immutata la quota del proprio fatturato (40%), mentre la zona Euro, dopo l’inaspettato exploit dell’anno scorso, ritorna a livelli congrui con la dimensione marginale del mercato (3,8%). Il mercato asiatico mostra, invece, un calo anno su anno (-9%), risentendo della scelta dei collezionisti asiatici e russi di comprare su altre piazze.

Intanto, tra i mercati emergenti, il Brasile, al pari del Messico, si candida come futura potenziale sede d’asta internazionale, grazie a una sempre più vasta platea di compratori danarosi già attivi nelle aste di New York e nelle più importanti fiere internazionali.

Nel comparto delle arti minori (ovvero oggetti antichi, gioielli, scultura e arredi, vini e fotografia), il segmento dei gioielli mostra tassi di crescita vertiginosi: +154,7% negli ultimi 6 anni, seguito dai vini pregiati (+130,6%).

Image: FreeDigitalPhotos.net

 

La Rivista

Atlas of Fintech 2026

La nostra selezione di Fintech 

Tutti gli altri numeri