Il costo sociale dei servizi di pagamento

cash or creditGli istituti di pagamento hanno un forte peso sulla nostra economia: una maggiore efficienza dell’ecosistema dei pagamenti, infatti, potrebbe farci risparmiare fino all’1% sul PIL, aggravato oggi dall’utilizzo del contante e dei bollettini postali.

A confermarlo è Domenico Gammaldi, Direttore Superiore Servizio Supervisione sui Mercati e sul Sistema dei Pagamenti di Banca d’Italia, che ha auspicato in occasione dell’evento organizzato da AIIP un efficientamento degli strumenti di pagamento in Italia, eliminando quelle frammentazioni che ancora oggi stiamo vivendo in attesa dell’entrata in vigore della SEPA.

Il settore dei bollettini in particolare, che rappresenta il 55% dei pagamenti in Italia, deve aprirsi maggiormente alla concorrenza, così da ridurre il costo sociale per l’utente: un costo minore per gli utenti finali, le aziende, la Pubblica Amministrazioni, per i fatturatori e anche per le reti commerciali.

maurizio pimpinella aiip«Analizzando il processo di allargamento del mercato italiano agli Istituti di Pagamento – afferma Maurizio Pimpinella, Presidente AIIP - è emerso come, nonostante esso sia partito a rilento, nell’ultimo anno ci sia stato un incremento fino a qualche tempo fa impensabile. Basta pensare all’incremento esponenziale negli ultimi anni del pagamento di bollettini da parte dei cittadini attraverso operatori alternativi, come nel caso della GDO, che ha visto triplicare pagamenti di bollettini per alcuni servizi: nel 2010 se ne contavano circa 550mila, nel 2011 circa un milione e 60mila e nel 2012 circa un milione e 800mila».

Domenico Gammaldi Bankitalia«Le opportunità e le modalità di pagamento in Italia oggi sono aumentate in modo esponenziale – sottolinea Gammaldi. Tra i nuovi istituti di pagamento e l’entrata in vigore della SEPA i servizi di pagamento, anche elettronici, si stanno aprendo verso uno scenario sempre più competitivo e standardizzato. Ci auguriamo che presto dai 68 pagamenti medi non cash per italiano l’anno si possano raggiungere le 273 operazioni alternative al contante, come accade in Finlandia. Anche perché, dove c’è stata una evoluzione nei sistemi di pagamento abbiamo assistito anche a una notevole crescita economica».  

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