ICBPI acquisisce Bassilichi

ICBPI acquisisce Bassilichi
ICBPI compra Bassilichi per 230 milioni di euro. L’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane ha siglato un accordo per l’acquisizione totale della società. Prevista la nascita di due nuovi poli strategici nei pagamenti e nel BPO.

ACQUISIZIONE DI BASSILICHI DA PARTE DI ICBPI

Con l’acquisizione di Bassilichi, ICBPI amplia la propria expertise e la base dei clienti nel mercato italiano, in particolare nel settore bancario, oltre all’offerta di prodotti e servizi di pagamento (presto ci sarà anche il closing dell’operazione con Setefi). All’interno del gruppo ICBPI, Bassilichi opererà comunque mantenendo la sua identità societaria e rimanendo azionista di maggioranza del Consorzio Triveneto e di MONEYNET, che confluiranno in un polo dedicato ai pagamenti. Per quanto riguarda invece Fruendo, società attiva nei servizi di back office per il settore bancario, e Abs Technology, sarà creata una NewCo dedicata al BPO dove far confluire le società.

Le quote di Bassilichi

A cedere le quote sono: la famiglia Bassilichi per il 24,3%, Arno I per il 19%, Sici per il 16,29%, Banca Monte dei Paschi di Siena per l’11,74%, Fises per l’11%, BPER per il 9,91%. Advisor dell’operazione sono invece Mediobanca, PwC, Bain&Company. Il closing è previsto entro il primo semestre 2017.

Bassilichi reinveste in due poli per ICBPI: pagamenti e BPO

«In questo momento è importante guardare a cosa faremo per il territorio e la comunità e focalizzarci anche sulle sfide imprenditoriali che si prospettano nel futuro – commenta Leonardo Bassilichi. Bassilichi è nata 60 anni fa, nel ’97 abbiamo volontariamente perso la maggioranza per far crescere l’azienda con la collaborazione dei nostri dipendenti, avevamo il 24,3% dell’azienda e con gli accordi fatti tutti i soci hanno dato disponibilità alla vendita: abbiamo fatto questa operazione di vendita perché il sistema va rafforzato, insieme si possono fare più cose, e poi è necessario abbandonare il concetto di nanismo di impresa. Bisogna guardare e operare su scala europea e dare priorità allo sviluppo dell’azienda anziché a noi stessi. Per cui, con questo accordo nascono due industrie: il polo dei pagamenti, nato insieme all'accordo con ICBPI, e il polo del business process outsourcing (BPO). Per aprile del 2017 si concluderà l’operazione, con la completa cessione di Bassilichi a ICBPI e abbiamo quindi scelto di fare il primo investimento nell’industria dei pagamenti, con un respiro europeo. Affiancheremo le banche di ICBPI nell’industria dei pagamenti in Italia attraverso CartaSi, e a breve anche con Setefi, per arrivare a investire 3 miliardi e mezzo in Italia per svecchiare il mercato dei pagamenti. 1.000 persone circa di Bassilichi sono coinvolte in questa iniziativa. Inoltre, al momento del closing creeremo una NewCo, della quale la famiglia Bassilichi avrà il 28,5% insieme a due fondi di investimento e Monte dei Paschi di Siena, Popolare dell’Emilia Romagna e ICBPI, con più di 26 milioni di euro di capitale: un polo di rilancio per il BPO finanziario dove confluiscono Fruendo e altre due aziende del gruppo, che avrà come cliente proprio ICBPI. Prevediamo che sintetizzi circa 1.000 colleghi».

ICBPI per il business di Deutsche Bank

Sarebbe invece ancora in valutazione da parte di ICBPI un analogo dossier relativo alle attività di issuing e processing di Deutsche Bank in Italia.

 

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