Rinnovo CCNL dirigenti credito: miglioramento economico e rafforzamento del work/life balance

Rinnovo CCNL dirigenti credito
Da sinistra: Gaspare Roma e Laura Mucciarelli dello studio legale De Berti Jacchia

In data 15 luglio 2025, l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e le sigle sindacali di categoria (Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unisin) si sono incontrate per stipulare l’Accordo di rinnovo del contratto collettivo per i dirigenti delle imprese creditizie, finanziarie e strumentali.

Le novità – introdotte dopo sei anni dalla scadenza del contratto collettivo - sono orientate al rafforzamento della centralità della figura dirigenziale che emerge, in particolare, dalla rinnovata attenzione riposta verso le dirigenti madri e verso i dirigenti che si trovino in condizioni di fragilità.

Il rinnovo nello specifico

In virtù del rinnovo, infatti, le dirigenti madri potranno godere del trattamento economico in misura pari alla retribuzione goduta in servizio anche per i periodi di interdizione anticipata dal lavoro, quali i periodi in cui la gravidanza è a rischio. Viene meno, quindi, il precedente limite di cinque mesi per il trattamento economico a favore delle dirigenti madri.

Con riferimento ai dirigenti che si trovino in condizioni di fragilità - specialmente laddove venga riconosciuta una disabilità grave -, è prevista la fruizione di un periodo di assenza per malattia ed infortunio aumentati del 50% rispetto al limite ordinario. È stata aggiunta, inoltre, una ulteriore ipotesi di aspettativa, da fruirsi in caso di malattie oncologiche ovvero patologie di analoga gravità, per un periodo massimo di ventiquattro mesi (da godersi continuativamente o in misura frazionata nel tempo).

L'aspetto economico

Dal punto di vista strettamente economico, tra i principali cambiamenti vi è l’adeguamento retributivo, con trattamento economico minimo di 80.000,00 euro annui a partire dal 1° agosto 2025, e di 85.000,00 euro annui a partire dal 1° gennaio 2026.

La durata massima del periodo di prova viene fissata nel limite di sei mesi; allo stesso tempo, viene meno la possibilità di pattuirne una proroga per ulteriori sei mesi, a riprova di una maggiore stabilità nella gestione del rapporto di lavoro del dirigente.

Infine, si specifica che “con l’obiettivo di garantire una formazione adeguata al ruolo e all’evoluzione delle competenze e la realizzazione di congrui piani formativi, le Parti invitano le imprese a utilizzare i finanziamenti del Fondo per la Formazione Continua dei Dirigenti del Terziario (FONDIR)”. Una novità significativa, che promuove e valorizza le capacità dei dirigenti e risponde alle sfide di un settore bancario in costante trasformazione.

Le misure previste dal rinnovo riflettono una nuova visione del dirigente il quale, pur rivestendo un ruolo apicale, può contare su un sistema di tutele capace di bilanciare concretamente le sue esigenze laddove si trovi in situazioni meritevoli di protezione, nel rispetto della sua professionalità.

Il contratto scadrà il 31 luglio 2028 per la parte economica e per quella normativa. Si dovrà attendere la data del 30 settembre 2025 per il nuovo testo del contratto collettivo con i relativi aggiornamenti.

 

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