L'ESPERIENZA DELLE BANCHE

Oltre lo smart working. Oggi il lavoro è ibrido

smart working banca

Uffici open e hi-tech e dotazioni tecnologiche per lavorare al di fuori dell’azienda. Dopo la corsa allo smart working, si sta affermando una nuova tipologia di lavoro: ibrido, che consente di mixare in modo equilibrato il lavoro in presenza e da remoto.

È l’anno del lavoro ibrido. Terminata la fase di emergenza, gli uffici hanno subito un restyling: sono arrivate postazioni di lavoro ancora più tecnologiche, con nuove soluzioni di video conferenza, app per prenotare una scrivania e la possibilità di scegliere da dove lavorare. Se in remoto o in presenza.

Banca Widiba, dal telelavoro...

Lo smart working è quindi solo una tappa dell’evoluzione delle modalità di lavoro in banca. Un passaggio forzato, ovviamente dalla pandemia, ma che ha innescato un forte cambio di mentalità nella gestione delle persone, del lavoro, della leadership e delle performance aziendali. «Durante la prima fase di lockdown, abbiamo sperimentato una modalità operativa lontana dalla concezione di smart working: si è trattato piuttosto di una sorta di telelavoro – racconta Matilde Gianoncelli, Responsabile Risorse Umane e Progetti Evolutivi di Banca Widiba –, che dello smart working ha solo l’apparato tecnologico a supporto».

… allo smart working

Mancavano elementi fondamentali alla base dello smart working: «come la possibilità di svolgere parte delle attività anche nella sede aziendale, valorizzando i momenti di confronto per attività ad alta intensità creativa o per curare le relazione dentro il team e in azienda, con allineamenti o momenti di condivisione sull’avanzamento dei progetti strategici – elenca Gianoncelli. Oggi non può esistere la componente di lavoro fuori ufficio senza la condivisione degli spazi di lavoro, un aspetto che nutre l’identità e i valori aziendali».

I nuovi spazi di lavoro, condivisi e hi-tech

Banca Widiba ha infatti riabilitato gli spazi di lavoro e, soprattutto, ha portato a bordo molta tecnologia. «Gli spazi di lavoro condivisi hanno riattivato le dinamiche di relazione tra i colleghi – sottolinea Gianoncelli. Questa co-abitazione asincrona, in cui gli spazi non sono abitati in simultanea da tutti i colleghi, ha inoltre comportato la nascita di stanze condivise, dove una parte delle persone sono collegate da remoto. Non abbiamo introdotto una turnistica rigida top-down, ma abbiamo solo dato l’indicazione del numero minimo di giornate lavorative da passare in ufficio. Nei giorni in cui gli open space sono più popolati, si può fare ricorso alle meeting room, dove è possibile svolgere riunioni ibride: nelle sale riunioni sono infatti presenti schermi e microfoni, mentre i telefoni fissi su cui si digitavano i codici di accesso alla call sono rimasti un tocco di arredamento vintage».

L’intelligenza emotiva...

Con l’avvento della modalità di lavoro ibrida, lo stile di leadership in Banca Widiba non ha subito modifiche sostanziali, ma ai manager è stata richiesta una nuova sensibilità, più adatta allo smart working. «Mi riferisco alla protezione di determinati orari, la prevenzione dell’uso delle ore extra con grande pianificazione, la ricerca di modalità di motivazione del team che siano personalizzate in base non solo alle attitudini del collaboratore, ma anche modulate rispetto alle situazioni di vita – sottolinea Gianoncelli. Insomma, l’intelligenza emotiva è la maggiore risorsa che chiunque gestisce un team deve coltivare per supportare le persone a raggiungere una felicità lavorativa che parte dall’essere sereni rispetto al bilanciamento della sfera privata».

… e il nuovo stile comunicativo

Anche meeting, allineamenti e pause caffè cambiano ritmi. «L’ambiente della nostra banca è poco sviluppato gerarchicamente, richiede grande flessibilità organizzativa e collaborazione interfunzionale – precisa Gianoncelli. Ma i manager hanno cambiato le modalità di comunicazione: pianificare gli allineamenti è diventato più importante della collaborazione estemporanea negli open space. Se prima la riunione in agenda era di condivisione dei contenuti, mentre il confronto era in parte assorbito dalle pause caffè, ora i calendari sono più affollati dalla seconda tipologia di meeting».

Addio alla stanchezza digitale

Il personale si lascia finalmente alle spalle una stanchezza digitale frutto dell’epoca pandemica. «Siamo usciti dalla parentesi del telelavoro forzato, con le conseguenti ricadute in termini di alienazione e stanchezza digitale, e abbiamo ripreso una dimensione di normalità – dichiara Gianoncelli. Prima della pandemia avevamo attivato un laboratorio sperimentale, con l’obiettivo di massimizzare il benessere del singolo nel lavoro, senza perdere efficienza e guadagnando in termini di qualità dei risultati aziendali: oggi le persone sono ancora più motivate e responsabili riguardo alla libertà di lavorare per metà del tempo fuori ufficio, e più serene rispetto all’equilibrio di gestione del lavoro e della sfera personale. Ci sono dei valori che vogliamo mantenere costanti, come la cura verso le persone in termini di tutela delle passioni e delle esigenze della sfera extra-lavorativa».

Gruppo Prelios: il nuovo standard ibrido

La modalità di lavoro ibrida è oggi la policy standard per il gruppo Prelios. «Era il 2018 quando il Gruppo ha adottato lo smart working per l’operatività aziendale – racconta Andrea Fabbri, People & Organization Director del Gruppo Prelios. La pandemia non ci ha colto impreparati e abbiamo capito che si possono cogliere risultati aziendali brillanti anche in un contesto ibrido. La nuova policy per lo smart working, in base all’accordo firmato con le rappresentanze sindacali, prevede oggi un limite pari al 50% del tempo - 10 giorni al mese - in smart working, rimuovendo ogni limitazione alla pianificazione, con la possibilità di lavorare anche dieci giorni consecutivi fuori dalle sedi aziendali. Stiamo anche implementando una app per la pianificazione dell’utilizzo degli spazi aziendali e del tempo lavorativo di ognuno, in presenza e in smart working».

La sfida del nuovo modello di lavoro

Il contesto ibrido è una sfida per tutti, manager e professionisti. «Per i professional la sfida è esprimere il proprio potenziale con un adeguato bilanciamento tra vita personale e lavorativa – precisa Fabbri. Per i manager, invece, sta nello sviluppare la propria leadership focalizzandosi sulla collaborazione con il team e le altre funzioni aziendali. Cruciale è poi coltivare e sviluppare il senso di appartenenza».

Performance o responsabilità?

Anche il lavoro per obiettivi, tradizionalmente associato allo smart working, è stato rivisto. «Avere indicatori di performance, anche individuali, non è una novità – chiarisce Fabbri – e per questo motivo nella nuova policy preferiamo parlare di “responsabilità”. Il punto non è ottenere risultati ma porre l’attenzione al come li raggiungo nel lavoro ibrido: servono processi, stimoli alla collaborazione e alla creatività in team e interazioni adeguate ed efficaci tra le persone».

Formazione per il change management

Per rispettare questi nuovi principi, serve molta formazione in ambito change management. «Abbiamo ad esempio lanciato programmi, come gli speed date digitali, per dare ai colleghi la possibilità di conoscersi – conclude Fabbri –, focalizzando gli incontri su passioni, hobby o altri aspetti personali».

Alba Leasing: tra smart working e academy digitale

Bilancio positivo per lo smart working anche in Alba Leasing: questa tipologia di lavoro nel 2020 ha permesso all’azienda di chiudere in utile nonostante le 44mila giornate di lavoro da remoto, alle quali si sono sommate altre 38mila ore nel 2021. «La produzione è tornata ai livelli pre-Covid, permettendoci di definire l’esercizio come uno dei migliori di sempre per Alba – premette Stefano Rossi, Direttore Generale di Alba Leasing. Inoltre, nel 2019 abbiamo attivato il piano di formazione R.A.T.I.O (Responsabilità, Apprendimento, Tecnologie e Innovazione Organizzativa) con l’intento di sviluppare le skill digitali di un gruppo di risorse chiave: l’obiettivo era rispondere ai bisogni tangibili di crescita e riqualificazione delle competenze, ma anche accompagnare il processo di ripensamento del lavoro vedendo lo smart working come una leva per il work-life balance. Per colmare il digital divide dei dipendenti abbiamo coinvolto tutto il personale in un assessment: a ogni persona è stato attribuito un punteggio sulle attitudini al cambiamento e alla digitalizzazione, propedeutico all’accesso alla Digital Academy, sviluppata attorno a tematiche di cyber security, digital customer experience, big data, virtual communication e digital lateral thinking».

Il lavoro agile: accordo con i sindacati

Terminata la fase emergenziale di smart working facilitato, scatta la nuova modalità di lavoro definita in accordo alle organizzazioni sindacali. «Manteniamo il lavoro agile 2 giorni a settimana e 8 giorni al mese – dichiara Rossi. Inoltre, per conoscere le necessità dei colleghi, abbiamo sottoposto ai dipendenti un questionario sui desiderata per conciliare vita privata e lavoro, così da orientarci verso soluzioni innovative e capire come contribuire al miglioramento del benessere di tutti».

A tutti gli stessi strumenti e libertà

Naturalmente in questa nuova modalità di lavoro, l’apporto tecnologico è stato, e resta, essenziale. «Abbiamo 300 postazioni di lavoro da remoto dotate di PC portatile, router wifi con Sim dati, cuffie e software adeguati che ci consentono di operare nella nostra rete aziendale in sicurezza e di lavorare tranquillamente da remoto, permettendoci di effettuare riunioni telematiche e chiamate telefoniche come da linea fissa – conclude Rossi. A tutti sono stati assicurati gli stessi strumenti di lavoro, con le dovute istruzioni sui comportamenti di prevenzione generale sulla salute e la sicurezza, da adottare sia in presenza sia in lavoro agile, e la possibilità di attivare la modalità lavorativa in presenza o a distanza a seconda delle necessità».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di maggio 2022 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop