Il digitale va compreso, per essere utilizzato consapevolmente.
L’automazione dei processi, specie nel credito, porta a decisioni sempre più veloci, basate su report e indici sintetici. E formare il personale diventa determinante per individuare eventuali anomalie ed errori.
«Tutte le banche ci presentano la stessa esigenza – racconta Nicola Dario, CEO di InFinance – cioè rendere i loro addetti consapevoli del funzionamento delle piattaforme che usano.
Capaci di comprendere come si è arrivati a un determinato indicatore o come è stato generato un report. Così da essere in grado, nel caso, di cogliere un rischio latente o un’opportunità.
Anche per questo il nostro approccio alla formazione è sempre customizzato. Incontriamo i responsabili di funzione per capire le esigenze della banca e costruiamo i contenuti dei corsi sui modelli operativi interni e sulle attività giornaliere, che sono diversi in ogni banca».
Formazione asincrona personalizzata
Questo porta a sessioni formative basate su casi concreti, spesso provenienti dalle banche stesse, che vengono analizzati passo dopo passo, oppure approfonditi, nel caso delle persone più skillate, negli aspetti in cui si evidenziano lacune.
«Le attività di formazione si svolgono ormai sempre più spesso con modelli ibridi – aggiunge Dario.
L’esperienza in aula, in presenza, offre vantaggi enormi grazie all’interazione diretta e al networking.
Ma è ormai assodato che la formazione a distanza, anche asincrona, non comporta un calo di contenuto e di apprendimenti.
Anzi, sono molto utili corsi “a scaffale”, per un aggiornamento rapido, tanto che ormai creiamo formazione asincrona personalizzata, in base ai desiderata di ogni banca».
Dalla normativa ai temi ESG...
A guidare le esigenze di aggiornamento del personale sono, inevitabilmente, le normative in evoluzione.
«L’approccio forward looking delle linee guida EBA è un argomento prioritario – spiega Dario – che concentra l’attenzione delle banche sulla pianificazione finanziaria e sulla capacità di analisi prognostica.
C’è forte richiesta anche sul tema ESG, che interpretiamo come analisi dell’effettiva creazione di valore degli investimenti in sostenibilità fatti da un’azienda e finanziati da una banca.
Al di là dell’hype e del marketing, infatti, le iniziative green andrebbero accompagnate da analisi specifiche sui vantaggi che portano».
… e all’AI
Molto richiesti anche corsi sul credito deteriorato e sui meccanismi generali della banca, sia per i neoassunti sia per chi già lavora al suo interno. E già si profilano percorsi formativi per imparare a utilizzare al meglio l’intelligenza artificiale.
«L’IA può sostituire le attività a basso valore aggiunto – conclude Dario – ma permette anche di svolgere analisi più evolute e interessanti per la banca.
A patto, però, di padroneggiare i contenuti e conoscere le giuste modalità di prompting, al fine di porre le giuste domande e saper interpretare le risposte».
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.