Competenze sempre più specialistiche da inserire in banca.
A emergere è la ricerca di skill legate alle discipline scientifico-tecnologiche, ma le abilità relazionali restano fondamentali per una banca che deve coltivare la vocazione territoriale.
Evolvere i processi nel talent management
Banca di Asti ha quindi deciso di affidarsi a processi strutturati per gestire il talento in azienda.
«L’obiettivo è quello di consolidare ed evolvere i meccanismi che stanno alla base della valutazione delle potenzialità dei candidati – racconta Mauro Cavallo, Responsabile del Servizio Risorse Umane di Banca di Asti –, della valorizzazione delle capacità dei singoli individui e della formazione professionale. Con lo scopo di perseguire in un miglioramento continuo del talent management».
Competenze STEM in testa
Se tra le competenze più ricercate svettano le risorse che hanno seguito percorsi STEM (acronimo di science, technology, engineering and mathematics), al centro dei recruiter di molte banche, ma anche di altre industry che della tecnologia e dell’innovazione hanno fatto la loro forza, Banca di Asti pone grande attenzione anche verso altre abilità.
La vocazione territoriale
Per quanto investano nella tecnologia, le banche non sono BigTech e al primo posto, nelle strategie, pongono il cliente.
Per questo Banca di Asti, nella sua selezione dei talenti, si concentra anche sulle capacità relazionali e sulle soft skill, così da valorizzare anche la vocazione territoriale. Consolidando il rapporto di fiducia nei confronti delle comunità di riferimento e del tessuto imprenditoriale.
Puntare sulla specializzazione
Ciò non toglie la necessità di dotarsi sempre di nuove competenze, anche per essere allineati alle nuove normative e governare nuovi processi.
In Banca si è iniziato a guardare così a figure molto tecniche e specializzate, oltre che ai giovani talenti.
«Al momento è attiva una campagna di ricerca di personale con competenze specialistiche in due ambiti: Internal Auditing e Convalida, con un particolare focus sui modelli di rating interni - AIRB. L’obiettivo – spiega Cavallo – è potenziare le strutture di sede dedicate, puntando non solo sull’ingresso di nuovo personale ma anche su un alto livello di specializzazione».
La formazione in modalità blended
Un altro importante elemento della gestione del talento in Banca di Asti è la formazione del personale.
«A loro sono dedicati corsi erogati in diverse modalità: un mix tra aula fisica, virtuale e formazione a distanza (FAD) – sottolinea Cavallo. Inoltre la Banca ha stretto una partnership con la Scuola di Amministrazione Aziendale dell’Università di Torino per realizzare master specialistici».
I giovani in banca grazie all’Università
Le collaborazioni universitarie rappresentano anche un’occasione per intercettare nuovi talenti e permettere ai giovani di fare un primo ingresso nel mondo bancario.
«Banca di Asti in questi anni ha sottoscritto numerose convenzioni con più università per attivare tirocini curriculari, offrendo un ambiente di lavoro dinamico, all’interno di una realtà solida e capace di dare spazio a nuove idee e competenze», conclude Cavallo.
Ampliare i programmi di welfare
I servizi di welfare sono destinati a ricoprire sempre maggiore importanza, secondo Banca di Asti, che ha rinnovato le coperture sanitarie per anticipare le richieste dei propri dipendenti.
Recentemente ha inoltre attivato una nuova piattaforma di servizi welfare aziendali, in collaborazione con partner specializzati.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di settembre 2023 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop.