Percorsi formativi per oltre 90mila persone del gruppo Intesa Sanpaolo, per anticipare i mestieri del futuro guidati dalla digital transformation, grazie alla creazione di Academy4Future: polo formativo del gruppo.
Ogni anno saranno coinvolte 20mila persone e sono previsti 10 programmi formativi in otto facoltà, con una progressiva estensione anche al personale estero.
Dall’AI ai temi ESG
I temi riflettono le leve di crescita seguite dal gruppo: l’intelligenza artificiale; la gestione, la protezione e l’analisi dei dati; i rischi; l’internazionalizzazione; lo sviluppo delle reti commerciali; il wealth management; l’omnicanalità, cioè la convergenza dei servizi bancari utilizzando canali di interazione diversi; l’ESG.
L’Academy4Future beneficia del contributo intellettuale di partner di eccellenza, tra cui atenei italiani e stranieri - con cui Intesa Sanpaolo già intrattiene rapporti consolidati per le attività formative a favore, ad esempio, della divisione IMI CIB -, Digit’ed e formatori esperti.
Inoltre, il gruppo si è dotato di una governance strutturata, composta da un Comitato accademico, un Comitato scientifico e un Comitato tecnico che indirizzano la visione strategica e verificano la qualità dei contenuti e i risultati per rafforzarne l’impatto operativo.
«Con Academy4Future la formazione diventa parte integrante del nostro lavoro quotidiano, in modo che tutte le novantamila persone di Intesa Sanpaolo abbiano competenze sempre aggiornate rispetto alle evoluzioni delle tecnologie, possano rinnovare le professionalità e anticipare le esigenze della clientela – ha dichiarato Nicola Fioravanti, Chief Governance, Operating and Transformation Officer Intesa Sanpaolo, in occasione della presentazione della Corporate Academy. In questo modo la tecnologia non sostituirà l’elemento umano, ma lo potenzierà, permettendoci di continuare a crescere e restare competitivi a livello europeo, guardando con fiducia alle sfide del futuro».
I giovani ingressi e quelli futuri
Dal 2021 il Gruppo ha assunto circa 5.000 giovani di cui 2.350 in ambito IT e tech per accelerare la trasformazione digitale della Banca; nei prossimi anni prevede altri 3.500 ingressi, soprattutto nella consulenza in ambito Wealth Management & Protection.