
Verso il nuovo piano strategico
Al centro della Convention, come giusto che sia, i risultati ottenuti lo scorso anno, il percorso di crescita dei prodotti, l’impatto della tecnologia. Il CEO Francesco La Gioia ha parlato di un 2019 determinante, in cui verrà elaborato il piano strategico che dovrà cogliere i frutti del piano di innovazione e digitalizzazione degli ultimi anni. La priorità è comunque sul prodotto, con la focalizzazione sui Danni Non-Auto e su prodotti Vita diversi da quelli rivalutabili con garanzia.
Il rapporto umano resta importante
Dal punto distributivo, il supporto del digitale avrà l’obiettivo di generare maggiore efficienza, mantenendo una relazione personale ed emotiva. Nella distribuzione, ad esempio, l’intelligenza artificiale troverà buone applicazioni nelle attività amministrative e di routine, sgravando le agenzie da un lavoro che le allontana dal rapporto umano ed emotivo stabilito con il cliente. L’IA, ovviamente, apre comunque a grandi innovazioni in altri ambiti, dal new business alla gestione dei claims.
Quando conta l’e-underwriting
Che la tecnologia abbia un ruolo importante lo dimostra anche il +37% ottenuto sui prodotti di Protezione nel corso del 2018. Un risultato a cui ha contribuito anche il nuovo processo di e-underwriting, che ha permesso di concludere direttamente in agenzia l’81% dei contratti Protection, contro il 42% dell’anno precedente.
Focus su LTC e TCM
Fabio Carniol, CEO di Helvetia Vita e di Chiara Assicurazioni, ha anche raccontato di lavori in corso sul fronte della Long Term Care, con un continuo contatto con il mondo agenti, per arrivare a “un prodotto corretto nel pricing, rispetto alla concorrenza, ma sostenibile”. E restano ampi anche i margini di crescita delle polizze TCM, assai poco diffuse in Italia al di fuori della credit protection. E un’ulteriore sfida, sul ramo Vita, sarà il debutto della rendicontazione MiFID2, che dovrà sintetizzare al cliente rendimenti e costi di un anno, il 2018, particolarmente duro per tutte le asset class. E in cui pochi fondi comuni di investimento sono riusciti non solo a restare in positivo, ma anche a perdere meno del benchmark.
Attenzione ai big nella bancassicurazione Danni
Un’ultima nota riguarda il ramo Danni, dove Michelangelo Avello, CFO di Helvetia, ha parlato di una crescita dell’8,8% sul ramo agenziale. Nel canale bancassicurativo, la controllata Chiara Assicurazioni cresce a un ritmo analogo, “e ci permette di essere presenti, pur con un catalogo meno esteso rispetto canale agenziale, per rispondere alle strategie molto aggressive dei grandi player bancari nel Danni”.