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Educazione finanziaria
Ultima, in ordine cronologico, ad attestare le scarse conoscenze degli italiani in campo finanziario è stata la Consob con il rapporto 2016 sulle scelte d’investimento delle famiglie italiane. In precedenza erano stati molti gli studi che hanno collocato la popolazione italiana nelle ultime posizioni rispetto agli altri paesi europei nella speciale classifica sulle competenze finanziarie.

Gli italiani, giovani e meno giovani, studenti e lavoratori, sono ignoranti in materia finanziaria e la cosa preoccupa non poco. Fortunatamente ce ne stiamo accorgendo e, in maniera più o meno spontanea, s’inizia ad attribuire all’educazione finanziaria il giusto peso.

Manca tuttavia una strategia nazionale in materia, indispensabile per sviluppare questo delicato tema in modo omogeneo e razionale. Le esperienze di Olanda e Gran Bretagna, primi paesi europei ad avere una strategia nazionale di educazione finanziaria, insegnano.

In un mondo dove tutto scorre sempre più velocemente, le competenze economiche e finanziarie sono una componente indispensabile per accrescere il benessere dei singoli e favorire i comportamenti più virtuosi delle famiglie. Elementi, questi, che contribuiscono alla crescita sostenibile dell’intera economia, cosa che l’Italia, in questo momento più che mai, ha assoluto bisogno.

Tutti abbiamo bisogno di certezze quando si tratta di maneggiare i nostri risparmi e, in un contesto caratterizzato dalla complessità dei sistemi finanziari e dalla sfiducia diffusa dettata dalle recenti vicende bancarie, l’educazione finanziaria assume carattere prioritario.

Significativa, dunque, è stata la celebrazione della “Giornata Europea dell’Educazione Finanziaria”, che ha evidenziato l’importanza della materia nell’ambito della formazione e dell’educazione civica degli studenti italiani.

L’evento, inserito nell’ambito del III Forum Europeo della Microfinanza, svoltosi nei giorni scorsi a Roma ed organizzato dall’Ente Nazionale per il Microcredito, ha offerto importanti spunti di riflessione e di confronto.

Nel suo intervento Giovanna Boggio Robutti, Direttore Generale della Fondazione per l'Educazione Finanziaria e al Risparmio, ha tracciato l’attività svolta dall’ente da lei diretto soffermandosi soprattutto sui percorsi confezionati per le scuole. Gli studenti, infatti, sono “cittadini economici” e “la gestione consapevole dei soldi è fondamentale” anche quando si parla di piccole somme.

Sempre in merito al tema dell’educazione finanziaria il Presidente dell’Ente Nazionale per il Microcredito Mario Baccini, ha sottolineato come nell’economia sociale di mercato, che mette al centro la persona e non il profitto, si lotta contro l’esclusione finanziaria anche con la financial education. Infatti, ha proseguito Baccini, “in Italia non si nasce non bancabili, non bancabili si diventa, e allora la financial education diventa uno dei fondamentali argomenti” per non far incappare le persone “in incidenti di percorso” tali da arrecare a queste persone handicap finanziari per tutta la vita.

A questo punto, per noi cittadini l’auspicio è uno solo: arrivare presto ad una strategia nazionale di educazione finanziaria.