Gli italiani? Risparmiano poco e tardi

Gli italiani sono bravi risparmiatori? Secondo un sondaggio di GFK per M&G Investments la risposta è no: il 57% è preoccupato di non avere messo da parte abbastanza per quando sarà in pensione, mentre il 48% pensa di aver cominciato a risparmiare troppo tardi.

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Gli italiani non sanno come risparmiare

Il problema è la mancanza di un’educazione finanziaria adeguata. La maggior parte dei nostri connazionali (65%) tiene i propri risparmi principalmente sul conto in banca e solo il 9% pianifica i propri obiettivi finanziari avvalendosi di un consulente. Più frequentemente (37%) ci si appoggia ad amici e conoscenti non professionisti, e il 7% pensa che investire in fondi comuni sia troppo dispendioso.

Gli italiani non amano il rischio

Ci sono anche alti livelli di avversione al rischio tra gli intervistati, con l’83% degli investitori italiani che afferma di avere come obiettivo d’investimento il capitale garantito e rischi pari a zero anche a costo di ritorni bassi o bassissimi. La mancanza di diversificazione è un altro problema: 69% degli intervistati ha il portafoglio esposto solo ad asset italiani e il 58% investe in gran parte in singole azioni ed emissioni.

Cosa spinge a investire?

La preoccupazione di cosa accadrà una volta andati in pensione è ciò che spinge quasi due italiani su cinque a risparmiare e investire. Segue l’esigenza di accantonare per spese quotidiane (23%), acquisto della casa o immobile (19%), scuola o tasse universitarie dei figli (19%), o per una vacanza importante (6%).

Le preoccupazioni per il futuro

Ma qual è la principale preoccupazione degli italiani per il proprio futuro? Il 72% degli intervistati indica il costo delle spese per le cure sanitarie presenti e future. Seguono il timore di perdere il lavoro (39%), il costo per l’educazione dei figli (33%), non avere sufficienti soldi per mantenere uno standard di vita adeguato in pensione (26%), e le spese inattese (23%).