L’Ultrarendimento targato Garnell
Gli investitori sono interessati al cosiddetto Ultrarendimento: chi investe non cerca cioè il semplice profitto ma valuta con attenzione anche i criteri ESG (gli impatti ambientali, sociali e di governance) delle aziende in portafoglio. Se per le realtà di grandi dimensioni è però più semplice conoscerne i principi di sostenibilità, per le imprese minori non è così facile. Le PMI non hanno accesso alla certificazione BCorp, né pubblicano ogni anno un report di impatto.
Il progetto METRICS
Da qui nasce il progetto METRICS. Al microscopio ci sono aziende italiane di tutti i settori (primario, secondario e terziario). Sono escluse, come avviene tipicamente per gli investimenti green, le realtà legate al commercio di tabacco, armi, etc. o le imprese coinvolte in controversie. Le aziende più virtuose sono quindi selezionate attraverso visite aziendali, report e analisi dei dati, anche in linea con parametri ESG stabiliti a livello globale.
Una carta di identità delle aziende green
Infine, Garnell crea una sorta di carta di identità aziendale sotto il profilo green, ma in relazione alle performance finanziarie. La logica resta dunque quella della ricerca delle migliori opportunità di rendimento: l’obiettivo è sì andare a caccia di chi persegue politiche sostenibili adeguate ma solo se queste non sacrificano la ricerca del profitto.
Il fondo Agrifood One
Garnell sta già sperimentando con successo il modello METRICS per la gestione del fondo Agrifood One. Il fondo di private equity, lanciato in collaborazione con Slow Food, permette di investire nelle piccole e medie imprese del settore agroalimentare e sostenere il Made in Italy. Garnell, Sgr dal 2016, punta inoltre a mettere METRICS a disposizione non solo dei propri clienti, ma anche di altri istituti e partner commerciali.