Lo sviluppo sostenibile e socialmente responsabile trova posto nei piani industriali delle banche italiane. Come emerso dall’indagine ABI ESG Benchmark 2015, presentata durante il Forum CSR 2015 a Roma, l’84% degli istituti di credito nazionali inserisce nel P.I. temi ambientali, sociali e di governance, su cui organizza anche forme di consultazione con i referenti portatori di interesse (86%).
Responsabili interni e codice etico
Il 76% del settore ha un presidio interno che si occupa esclusivamente di responsabilità sociale d’impresa (CSR) e il 51% ha recentemente aggiornato il proprio codice etico, oggetto di specifici corsi di formazione per i dipendenti, organizzati dall’86% delle banche. Il bilancio di sostenibilità, si conferma lo strumento di CSR più diffuso dopo il codice etico ed è già redatto dall’80% delle banche: fra queste anche Banca Popolare di Cividale che, come ha ricordato la presidente Del Piero, ha una soglia di attenzione particolarmente alta verso le tematiche di responsabilità sociale.
«L’ascolto dei nostri stakeholder, il coinvolgimento e la collaborazione sono parole d’ordine della CSR ma lo sono anche per Banca Popolare di Cividale – precisa Michela Del Piero, Presidente della Banca Popolare di Cividale. Il nostro Rapporto di Sostenibilità ha evidenziato come nel 2014 il valore economico generato dal nostro istituto per il suo territorio sia stato di oltre 98 milioni di euro. Siamo poi intervenuti in collaborazione con la Caritas di Udine mettendo a disposizione un Microcredito etico-sociale per assicurare a persone svantaggiate strumenti validi finalizzati all’inserimento lavorativo. I prestiti, un plafond complessivo di 300mila euro, andranno a sostenere le spese per la frequenza di corsi di qualificazione o riqualificazione professionale, per il conseguimento di patenti, permessi ed altre abilitazioni o altri interventi finalizzati all’inserimento lavorativo socio-occupazionale di persone o nuclei familiari che si trovano in stato di bisogno. Ma abbiamo anche attuato il Progetto Civibanca 2.0, l'innovativa piattaforma di raccolta fondi a servizio delle realtà no profit del Nordest, uno strumento gratuito a disposizione delle associazioni locali per raggiungere i propri scopi sociali grazie anche al coinvolgimento della comunità».
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