Fabrick si avvia verso la fusione per incorporazione della controllata Axerve, specializzata in acquiring.
Un’operazione che risponde alla convergenza in atto tra Open Banking e Open Payments e, quindi, a una nuova logica di copertura di tutta la filiera dei servizi a favore dell’esperienza cliente e dell’innovazione.
Fabrick ha anche confermato il rafforzamento dell’internazionalizzazione tra gli obiettivi da qui al 2026, con un focus su analisi e operazioni in Germania e Francia, oltre a Spagna e Inghilterra in cui è già presente con società controllate.
«Nel 2023 abbiamo dato il via a una nuova stagione di consolidamento e sviluppo. Oggi Fabrick è riconosciuta dal mercato per il suo modello unico di piattaforma – commenta Paolo Zaccardi, CEO di Fabrick.
Il nostro obiettivo è diventare un punto di riferimento a livello paneuropeo e per farlo accelereremo la nostra presenza sui mercati internazionali anche attraverso acquisizioni sul modello Judopay o di partecipazioni in operatori emergenti che abbiano saputo interpretare le esigenze locali sviluppando specifici prodotti verticali di Open Banking e Open Payments, così da generare sinergie e crescita.
L’evoluzione del mercato impone la centralità del pagamento quale elemento cruciale per la definizione di nuovi servizi finanziari digitali, la fusione con Axerve è quindi altamente strategica perché ci permette di coprire tutta la catena del valore e di conseguenza soddisfare meglio i bisogni della nostra clientela».