In questo episodio di define banking parliamo di InsurTech con Yolo, realtà italiana che già da alcuni anni è sicuramente tra i protagonisti del settore. L’ospite di questa puntata è Roberta Pazzini, Head of Communication and Marketing di Yolo.
Domanda. Yolo è nata alla fine del 2017: poco più di 3 anni, nel mondo InsurTech e FinTech, sono moltissimi. Come è cambiata Yolo e quanto è cresciuta?
Risposta. Yolo nasce con l’ambizione di innovare l’offerta assicurativa e di soddisfare le nuove esistenze di protezione del consumatore digitale e delle imprese. Ed è con questo obiettivo che continuiamo a stare sul mercato. Abbiamo chiuso il 2019 con 100mila polizze e il 2020 con 350mila: per il 2021 prevediamo di raggiungere il traguardo del milione di polizze. Siamo arrivati a 40 accordi commerciali attivi e a oltre 50 prodotti a catalogo.
E un elemento di grande soddisfazione è che questa crescita si basa su un’offerta sia innovativa sia inclusiva: abbiamo attratto persone e imprese che prima erano estranee al mondo assicurativo. Nelle polizze sportive giornaliere, ad esempio, il 95% dei clienti del 2019 non aveva mai acquistato un prodotto analogo prima. Per le polizze Casa la percentuale scende un po’, all’80%, ma i sottoscrittori che prima non avevano mai attivato una protezione restano la maggioranza.
D. Il 2020 è stato l’anno del Covid: che cosa è cambiato per Yolo?
R. La pandemia ha fatto emergere nuova domanda di protezione. Penso per esempio ai rider che lavorano nei servizi di consegna a domicilio: nei periodi di lockdown o di restrizione sono rimasti in prima linea e avevano bisogno di protezione. Stiamo per lanciare un prodotto che tutela le PMI dai rischi Cyber. È allo studio anche un nostro possibile ingresso nel mercato Auto. E di ampliare l’offerta Salute con una polizza Vita.
D. Molte delle partnership che avete in essere si basano sull’acquisto di una polizza congiuntamente all’attivazione di un prodotto o di un servizio. Quanto sono importanti per voi istantaneità e contestualità?
R. Yolo punta sulla collaborazione con le industrie digitalizzate: il consumatore cerca prodotti flessibili, micropolizze contestuali legate a esigenze specifiche e bisogni nuovi. Penso alla sharing economy: quando noleggio un monopattino elettrico devo potere attivare una polizza Infortuni on demand, che si chiude non appena chiudo il noleggio. Nel settore assicurativo in generale, due terzi delle polizze on demand avvengono in concomitanza con quello di un altro servizio. Sono dati generali, non di Yolo, ma che illustrano l’importanza di un modello distributivo che offre al cliente la migliore protezione possibile in base al contesto in cui si trova.
D. E questo porta a collaborare anche con attori non finanziari, quindi.
R. Cerchiamo sinergie con operatori non assicurativi che possono contare su un’ampia base clienti come telco, utility o automotive. Nelle scorse settimane abbiamo lanciato una polizza innovativa per la protezione dell’identità digitale, costruita a quattro mani per fornire una soluzione che prima non c0era.
D. La bancassicurazione è un ambito su cui puntano molti istituti bancari e questo modello interessa anche a molte FinTech. Come lavorate con questi due mondi?
R. Ci sono istituti finanziari per cui siamo un enabler tecnologico, forniamo soluzioni assicurative anche in white label. Collaboriamo anche con alcune realtà FinTech, come Qonto. La nostra offerta viene proposta come un servizio digitale aggiuntivo, per fidelizzare i clienti rispondendo in modo complesso alle loro esigenze.
D. Anche nel mondo assicurativo tradizionale, dal vostro punto di vista, si sta affermando un atteggiamento di collaborazione e non di resistenza verso l’InsurTech?
R. FinTech e InsurTech stanno trasformando due settori tradizionali, quello bancario e quello assicurativo, grazie alla tecnologia: ma così come le FinTech non sostituiranno la banca tradizionale, anche l’InsurTech non sostituirà le compagnie tradizionali. Me ne cambieranno radicalmente l’operatività, migliorando i processi decisionali, le modalità di sottoscrizione, l’identificazione delle frodi, la personalizzazione del premio. Banche e assicurazioni godono della fiducia della loro clientela, ma hanno bisogno di soluzioni tecnologiche e componenti di servizio che sono sviluppate da operatori specializzati e innovativi. Come la nostra piattaforma.
D. A fine 2019 Yolo ha debuttato in Spagna. Pochi mesi dopo è arrivata la pandemia. Come procederà il vostro percorso di internazionalizzazione?
R. Anche in Spagna il Covid ha fatto emergere una maggiore richiesta di protezione in ambito Salute e ha comportato un calo delle polizze legate al tempo libero, come Sport e Viaggi. Ed è anche cresciuta la consapevolezza del bisogno di digitale nell’industria assicurativa: ci aspettiamo quindi che il mercato spagnolo sia dinamico quanto quello italiano. Nel 2020 abbiamo avviato l’attività in Uk e Irlanda in modalità indiretta, in partnership con Crif, e stiamo lavorando con una compagnia assicurativa sul mercato giapponese. Il round di finanziamento che perfezioneremo entro il primo trimestre 2022 avrà anche l’obiettivo di sostenere questo percorso di internazionalizzazione.