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PODCAST

SaveBiking: premiare passione e sostenibilità in un ecosistema Insurtech

savebiking

In questo episodio di #define banking torniamo a raccontarvi le storie delle startup accelerate in Vittoria hub. 

L’ospite di questa settimana è Pietro Lucchini, CEO e Founder di SaveBiking.

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AG. Pietro, che cosa è SaveBiking e a quale esigenza date risposta?

PL. Noi diamo risposta a due esigenze. Ci sono molte persone che si muovono in modo sostenibile: hanno una grande attenzione all’ambiente e alla loro salute. E questo impegno ha un impatto sociale positivo, perché emettono meno CO2 e costano meno a livello sanitario. Queste persone vorrebbero ricevere un riconoscimento, anche simbolico, per il loro contribuito.

SaveBiking risponde anche all’esigenza di molte aziende che vorrebbero avere questo tipo di cliente. La nostra app monitora la mobilità dell’utente prendendo come emblema la bicicletta, cioè il mezzo di trasporto che ha il miglior rapporto tra energia consumata e spazio percorso. 

Ci rivolgiamo a una community molto appassionata, quella dei ciclisti, che siano amatoriali o sportivi. SaveBiking monitora i loro percorsi e genera dei punti, con un meccanismo di gamification che permette di ottenere dei premi, ma anche di compensare la propria quota di mobilità inquinante. A volte, anche i nostri utenti non possono evitare di usare l’automobile.

AG. Con SaveBiking siamo nell’ambito delle app che, tramite gamification, incentivano e premiano i comportamenti positivi delle persone. Spiegaci meglio come si guadagnano punti e come possono essere utilizzati.

PL. La app ha una serie di funzioni per visualizzare i percorsi e le calorie consumate. Ma anche il “guadagno” di avere scelto un mezzo sostenibile: le minori emissioni di CO2 rispetto a un’automobile, il costo evitato di carburante e parcheggio e così via. Questo è un primo valore.

Con i propri spostamenti, l’utente ottiene dei punti, utilizzabili presso i nostri brand partner. Ne abbiamo di diverse tipologie, ma richiediamo loro uno stile e un approccio coerenti con i nostri valori. La sostenibilità ambientale, la salute di clienti e dipendenti, etc.

Abbiamo quindi aziende che spaziano dall’energia elettrica ai trasporti, dai cibi salutari al turismo. I punti possono essere usati per ottenere sconti o vantaggi in programmi di loyalty. Non è uno sconto semplice e diretto, ma un percorso più lungo. 

Conoscendo i percorsi del nostro cliente, inoltre, sappiamo quanto usa i diversi mezzi. Grazie a un algoritmo brevettato, il Bikergy, conosciamo il suo stato di salute cardiovascolare. Abbiamo quindi molte informazioni sul suo profilo di rischio che permettono alle Compagnie assicurative di proporre offerte mirate.

Ed è un vantaggio per il nostro utente, che può vedersi riconosciuto per le sue scelte sostenibili e risparmiare sul premio assicurativo. 

C’è un ulteriore vantaggio per gli utenti virtuosi: quello di compensare l’utilizzo di mezzi inquinanti attraverso la piantumazione di alberi, tramite alcuni nostri partner. 

AG. Ci sono altri esempi di gamification, ad esempio nel fitness. Prima però parlavi di valori e nel caso di SaveBiking trovo interessante il rivolgersi a una community specifica, quella dei ciclisti, che non condivide solo una passione ma anche alcuni problemi, come la convivenza con le automobili. Quanto è importante questa dimensione di community per il vostro progetto e come la coltivate?

PL. Per noi è fondamentale. In una prima fase, pur con un budget molto limitato, siamo cresciuti rapidamente proprio per la passione di questo target specifico, che ha aderito con entusiasmo già nelle fasi di test dell’app.

Anche le nuove funzioni nascono per rispondere a una community di appassionati. Ma anche a chi si riconosce nei valori di riferimento, sebbene usi la bicicletta una volta al mese. Persone che magari non hanno ancora cambiato le loro abitudini, ma vorrebbero farlo. La bicicletta è un riferimento emozionale e simbolico.

All’interno di questa community, però, ci sono diverse sfaccettature. I più giovani, ad esempio, sono più attenti agli aspetti valoriali, mentre i meno giovani guardano molto alla premialità. I risultati che abbiamo ottenuto sono interessanti perché ci distinguiamo sia dalle altre app legate al fitness sia a quelle per la mobilità generica. 

AG. SaveBiking è una delle startup accelerate in Vittoria hub. Che cosa avete imparato da questa esperienza e come potete integrarvi in un ecosistema Insurtech?

PL. Vittoria hub per noi è stata una scoperta interessantissima, senza cui non avremmo capito che il valore più grande che possiamo offrire alla nostra community sono proprio i servizi assicurativi. La community vuole essere sostenibile ma anche ricevere una premialità contestuale alle proprie passioni.

Una copertura tarata sul profilo dell’utente e sulla sua attività fisica reale. I nostri utenti forniscono molti dati, sempre osservando le vigenti norme in ambito privacy, grazie al monitoraggio che noi facciamo dei loro movimenti, compresi i dati di frequenza cardiaca, e questo consente grandi risparmi sulle polizze Salute. 

Lo abbiamo scoperto approcciando il mondo assicurativo, all’inizio forse con incoscienza, ma possiamo integrarci in un ecosistema Insurtech grazie a informazioni contestuali. Nel momento in cui la app monitora la tua mobilità, ad esempio, puoi essere interessato a servizi di assistenza in caso di caduta o di rottura del mezzo. O a coperture aggiuntive legate ad un altro ecosistema come ad esempio quello della Casa e della Persona. 

Il tutto con una profilazione dettagliata ma che resta rispettosa della privacy.