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Revolut: i risultati del primo anno di monitoraggio delle emissioni

Revolut emissioni Co2

Nik Storonsky, founder e CEO di Revolut

Una piattaforma per monitorare l’uso di energia e le emissioni di gas serra. Revolut ha iniziato la misurazione nell’estate del 2021, grazie alla collaborazione con Watershed, con l’obiettivo di ridurre la propria impronta di carbonio globale.

La piattaforma raccoglie dati precisi sulle emissioni, monitorate e analizzate in tempo reale per tenere la CO2 sotto controllo.

«Misuriamo anche le nostre emissioni di Scope 1, 2 e 3, che coprono l’intera operatività aziendale – racconta Nik Storonsky, founder e CEO di Revolut. Inclusi il personale, e quindi gli spostamenti casa-lavoro e i viaggi di business, i nostri uffici, i nostri prodotti, come le carte, i costi di marketing e i server. Nonché i nostri partner e i fornitori».

I primi risultati del monitoraggio

Il gruppo Revolut, secondo i dati riportati nel più recente bilancio annuale, ha ridotto a livello globale le tonnellate di CO2 equivalenti emesse (tCO2e) per ogni milione di sterline di ricavi generati (da 0,76 tCO2 per milione nel 2021 a 0,57 nel 2022). Anche in Inghilterra e nei mercati offshore (da 0,23 a 0,13 tCO2e per milione)

Inoltre, il consumo globale di energia è in conformità con il quadro di rendicontazione semplificata sull’energia e sul carbonio (Streamlined Energy and Carbon Reporting - SECR) del Regno Unito.

La metodologia impiegata

Per calcolare le emissioni, la piattaforma ha integrato lo standard dedicato alla rendicontazione sui gas serra delle aziende corporate, il GHG Reporting Protocol.

«I dati sono stati raccolti e stimati in base alla superficie, in metri quadrati, degli edifici presenti in tutte le strutture – precisa Storonsky. Per poi essere combinati con i fattori di emissione di altre fonti dati (US EPA, Ecoinvent, TCR e altri) per calcolare le emissioni di gas serra. Infine, i fattori di emissione per l’elettricità sono scelti basandosi sulla geografia, così da riflettere le intensità di emissione della rete locale delle strutture».

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di giugno 2024 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop