Crowdinvesting: il real estate sostiene il mercato

Osservatorio Crowdinvesting 2023
Giancarlo Giudici, Direttore scientifico dell'Osservatorio Crowdinvesting - School of Management Politecnico di Milano

La svolta per il crowdinvesting è vicina: il 10 novembre 2023 entrerà in vigore il nuovo Regolamento europeo ECSP e la Consob ha autorizzato al momento 25 operatori in Italia.

Una piccola fetta, circa il 20% del mercato, segnale di una industry in evoluzione, dove solo pochi operatori saranno in grado di restare competitivi.

Il Rapporto dell’Osservatorio

L’ottavo Report italiano sul Crowdinvesting realizzato dall’Osservatorio della School of Management del Politecnico di Milano, che ha analizzato gli ultimi 12 mesi fino alla data del 30 giugno, ha infatti registrato una battuta d’arresto per l’industria del crowdinvesting in Italia: con 343,79 milioni di euro raccolti, la flessione è dell’1%.

Il valore cumulato storico è di 1,21 miliardi dal 2014.

Frenata per l’equity, ma accelera l’immobiliare

A pesare sulla flessione è l’equity crowdfunding (-11%, con 86,64 milioni di euro di raccolta), ma solo per quanto riguarda i progetti non immobiliari, complice lo scenario macroeconomico: il real estate svetta invece a un +28% di raccolta (56,42 milioni di euro).

I minibond

Non brilla nemmeno il collocamento dei minibond: sono state concluse 23 campagne su 2 portali, per un totale di 20,82 milioni (-45%), mentre le campagne di raccolta di capitale di rischio sono state nello stesso periodo 207, in calo rispetto al passato.

I portali di lending: in crescita la raccolta

Positivo invece l’andamento del lending crowdfunding, che ha permesso di prestare 24,76 milioni di euro alle persone fisiche e 155,15 milioni alle imprese, di cui quasi 40 milioni attraverso portali generalisti e oltre 115 milioni (+39%) tramite portali specializzati nell’immobiliare, anche qui in crescita.

Gli operatori autorizzati

Come sottolinea Consob, al 30 giugno 2023, sono 48 i portali autorizzati per la raccolta di capitali online, tre in meno rispetto all’anno prima.

Ma si tratta di un’analisi sfalsata, in quanto dal 10 novembre dello scorso anno, in attesa dell’entrata in vigore del regolamento sul crowdfunding, la Consob ha interrotto le autorizzazioni.

L’equity crowdfunding

A ogni modo, la piattaforma che ha finalizzato e raccolto più capitale è, ancora una volta, Mamacrowd (130,65 milioni di euro effettivi al 30 giugno 2023, 45,87 milioni nell’ultimo anno), seguita da Walliance (105,04 milioni, di cui 36,61 negli ultimi 12 mesi).

Quella che ha pubblicato più campagne invece è CrowdFundMe, con 227 campagne.

Cresce l’importo, ma le donne investono ancora poco

L’importo medio investito dai sottoscrittori mostra negli ultimi mesi un andamento tendenziale in crescita rispetto al passato, ma peggiora il gender gap tra gli investitori, che solo nel 14% dei casi sono donne.

I target di raccolta

Il valore medio del target di raccolta per i progetti non immobiliari negli ultimi 6 mesi è 180.126 euro, per quelli immobiliari è 1.776.630 euro.

Mediamente per i progetti non immobiliari viene offerto in cambio il 5,91% del capitale e si conferma la prassi di offrire titoli senza diritto di voto sotto una certa soglia di investimento (e votanti sopra la soglia): nelle campagne immobiliari prevale l’offerta di quote non votanti.

Le emittenti? Startup innovative in testa

Fra le emittenti, le PMI continuano a guadagnare spazio, ma il mercato è ancora dominato dalle startup innovative (50% dei casi nell’ultimo anno, cui si aggiunge il 13% delle PMI innovative).

La grande maggioranza, come da anni a questa parte, opera in Lombardia (475 imprese, 41,2% del totale), poi Emilia Romagna (115, 10,3%) e Lazio (102, 9,2%), ed è attiva nel settore dei servizi di informazione e comunicazione.

Nel Mezzogiorno è sempre in testa la Campania (36, 3,2%) mentre se si considerano solo le new entry degli ultimi 12 mesi al terzo posto, dopo Lombardia ed Emilia Romagna, troviamo il Veneto.

Cosa accade dopo il crowdfunding?

Dopo la campagna di raccolta, alcune aziende riescono a crescere in termini di fatturato e marginalità, ma altre rimangono al palo. Poche diventano profittevoli nell’immediato e solo una piccola minoranza riesce a superare i target rispetto ai ricavi previsti nel business plan iniziale.

Negli ultimi 12 mesi si sono registrate nuove exit, attraverso rimborsi di capitale, quotazioni in Borsa o acquisizioni, ma anche nuovi write-off, oltre a diversi round successivi di raccolta.

Su questa base, all’1 luglio 2023 l’Italian Equity Crowdfunding Index ideato dall’Osservatorio Crowdinvesting ha calcolato un apprezzamento medio complessivo teorico del valore di portafoglio investito pari a +15,25% (+77,5% nella versione non-diluita).

Il lending crowdfunding

Per quanto riguarda il lending, al 30 giugno 2023 risultavano attive in Italia 4 piattaforme destinate a finanziare persone fisiche (consumer, 2 in meno rispetto allo scorso anno), 10 dedicate alle imprese (business, nessuna new entry) e 17 specializzate nel real estate, cioè 31 in totale.

La raccolta negli ultimi 12 mesi è stata pari a 24,76 milioni di euro per le piattaforme consumer, con un totale cumulato nel tempo di 213,58 milioni: con l’uscita di scena di Smartika (ora nel Gruppo Sella) e l’acquisizione di Soisy da parte di Compass, il podio è stato conquistato da Prestiamoci, con una raccolta annuale di 24 milioni di euro.

Le piattaforme generaliste nel comparto business aggiungono all’attivo 39,36 milioni di euro, raggiungendo un cumulato di 69,38 milioni.

Ai primi posti sul podio

Leader di mercato negli ultimi 12 mesi sono Re-Lender, Ener2Crowd ed Evenfi. Il tasso di interesse medio annuale offerto è salito nel primo semestre 2023 all’8,56% contro il 7,71 del 2022.

Le piattaforme immobiliari registrano una raccolta annuale di 115,79 milioni di euro, salendo a 267,6 milioni: la prima è Recrowd (57,3 milioni nell’ultimo anno, 86,7 milioni in totale), poi Rendimento Etico (20,5 milioni di euro nell’ultimo anno, 75,3 milioni in totale).

Il real estate crowdfunding

L’industria del real estate crowdfunding ha continuato a essere particolarmente vivace in Italia. Tipicamente si tratta di progetti di breve-medio termine che mirano alla riqualificazione, o alla realizzazione ex novo, di proprietà immobiliari, con successiva cessione.

I progetti finanziati nell’ultimo anno in questo comparto hanno raccolto ben 178,67 milioni di euro, circa il 40% in più rispetto al periodo precedente.

Il rendimento medio annuale offerto è salito nel primo semestre 2023 al 13,72% per le offerte equity ed è invece leggermente calato (9,69%) per quelle lending.

Parametri ESG nel crowdfunding

Un’analisi specifica ha riguardato 358 campagne equity che hanno fornito dati ESG ai potenziali investitori allineati allo standard GRI, soprattutto su emissioni di gas serra, valutazione ambientale dei fornitori, gestione di rifiuti e sprechi, consumo di energia, impatto sulle comunità locali.

Una buona percentuale, circa il 50%, riporta i dati sulla sostenibilità, in particolarmente per i progetti che hanno un impatto sociale.

«Siamo a un punto di svolta nel panorama dell’industria nazionale dell’equity e lending crowdfunding – commenta Giancarlo Giudici, Direttore scientifico dell'Osservatorio Crowdinvesting - School of Management Politecnico di Milano. Il primo motivo è che siamo ormai alla vigilia della piena entrata in vigore del nuovo Regolamento europeo ECSP e le piattaforme stanno lavorando per ottenere le necessarie autorizzazioni entro la data fatidica del 10 novembre. All’orizzonte c’è la possibilità di operare in un mercato unico, con importanti novità che riguardano sia la raccolta di capitale di rischio (non più limitata alle PMI) sia i prestiti (con nuovi adempimenti su trasparenza, marketing delle offerte e informativa per gli investitori). Il secondo motivo è che per la prima volta registriamo un segno negativo, seppure modesto (-1%) nella raccolta annuale dell’industria. Soffrono l’equity crowdfunding dei portali non immobiliari e i collocamenti di minibond, soprattutto nel primo semestre 2023. Invece, hanno contribuito a sostenere il mercato i progetti immobiliari, in particolare nel mondo lending».

 

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