CRYPTO

OKX sbarca in Europa con certificazione MiFID, licenza Micar e sede a Malta

OKX hub Malta

Erald Ghoos, CEO di OKX Europe

Doppia certificazione per OKX. L’exchange crypto ha annunciato, in occasione di un evento dedicato a Malta, di aver raggiunto due traguardi: la certificazione MiCAR, ottenuta a fine gennaio, e ora anche la licenza MiFID, così da affiancare all’offerta crypto anche prodotti finanziari tradizionali, dagli swap ai futures, da offrire ai player istituzionali sul mercato europeo.

L’hub di Malta

Il paese europeo di partenza per l’offerta crypto è appunto quello di Malta, dove la società è approdata per la prima volta nel 2018 e che oggi conta su un hub composto da un team di circa 100 risorse. A cui si affianca anche un headquarter in Belgio.

Ma l’obiettivo è raggiungere tutti i Paesi europei con una offerta crypto local, ovvero costruita su misura delle esigenze dei potenziali clienti, andando a creare strutture dedicate, con country manager che guideranno ciascuna region.

Lingua e valuta locale

Questo si traduce in app e siti web in lingua locale, con servizi di assistenza ad hoc per ogni country, grazie alla possibilità di passaportare i propri servizi nei 30 stati dello SEE.

Come raccontato dal CEO Europe, Erald Ghoos: «Abbiamo scelto Malta come hub europeo per via dell’atteggiamento proattivo dei regolatori e anche per il grande interesse che nutre questo Paese nei confronti di tecnologie innovative quali la blockchain. A ogni modo, la licenza MiCA rappresenta una occasione per offrire prodotti e servizi localizzati, contribuendo alla crescita di questi mercati attraverso iniziative educative mirate sul mondo cripto».

Il graduale ingresso in Italia

In Italia, al momento, è al lavoro un piccolo team, che si occuperà appunto di comprendere quali siano i prodotti più adeguati per il mercato nostrano, in modo da soddisfare la domanda di asset digitali, andandosi a confrontare direttamente anche con gli istituti di vigilanza per adeguarsi alle particolarità normative caratteristiche di ogni paese.

Come sottolineato da Hong Fang, Presidente di OKX, «si tratta di un ingresso graduale sui mercati, in quanto i primi passi riguardano la conoscenza dei bisogni, delle regolamentazioni locali e, soprattutto, la capacità di creare fiducia nel nostro brand. Non metteremo in atto campagne di marketing invasive, ma lavoreremo dietro le quinte, parlando ai consumatori e ai player istituzionali per comprendere al meglio le necessità di mercato e partire con prodotti semplici».

Le partnership con il mondo bancario

OKX, inoltre, collabora già con il mondo bancario. «Esistono delle banche crypto-friendly con cui già abbiamo una partnership in corso, in particolare per usufruire dei servizi di custodia, e rafforzeremo ulteriormente la collaborazione per dare maggiore valore ai nostri stakeholder - aggiunge Ghoos. Infine, la licenza MiFID ci permette di arricchire la nostra offerta, andando ad affiancare all’offerta cripto dedicata ai clienti retail anche un’offerta finanziaria più tradizionale destinata, inizialmente, solo ai clienti istituzionali».

La sicurezza, al fianco di compliance e innovazione

Compliance, innovazione e sicurezza sono i tre pilastri su cui si delineerà la strategia futura della fintech.

«Grazie a MiCAR non solo si uniforma la normativa a livello europeo dando la possibilità a nuovi player di entrare nel mercato crypto, ma si aprono le porte alla innovazione. Inoltre, la normativa continuerà a evolversi, per andare a colmare punti ciechi che prima non erano stati considerati, creando opportunità continue. Il nostro compito è quindi essere aderenti alle regolamentazioni continuando a innovare e, soprattutto, a investire nella sicurezza. Negli ultimi 10 anni, infatti, abbiamo aumentato i budget dedicati alla security, anche informatica, per contrastare fenomeni sempre più diffusi di scam, ad esempio, affiancando attività di educazione per i clienti», conclude Hong Fang.