Il neobanking di coppia

Due cuori e una neobanca. In un’intervista a Presswire, l’imprenditore e investitore Anil Uzun ha commentato le recenti raccolte di 1,5 milioni di dollari di seed capital da parte di app di “couple banking”.

Banking di coppia, se vogliamo. E l’idea, in effetti, funziona.

Due conti, spese e risparmi in comune

Nelle ultime settimane, infatti, oltre a queste nuove app c’è stata anche la proposta, da parte di una challenger bank, di una “carta condivisa” per gestire più efficientemente le spese di coppia. Un servizio simile a quelli virtuali già esistenti per i coinquilini o per la divisione di spese in comune, ma che si rivolge esplicitamente a chi “sta insieme” come strumento per gestire più facilmente le spese. Senza aprire conti in comune.

E infatti l’idea di una “neobanca di coppia” sembra piacere molto agli investitori. L’idea fa leva sull’open banking: anziché aprire un conto in comune, integro i dati dei rispettivi conti per supervisionare il tutto. Senza spostare un euro (tenere i beni divisi, in fondo, è la classica raccomandazione dei genitori: non si sa mai) ma avendo su smartphone un cruscotto sulle finanze della coppia.

Open banking per due

Che non vuol dire solo le spese, ma tutti i progetti che si realizzano nel ciclo di vita da giovani adulti ad anziani: ci saranno sicuramente le banali spese per le vacanze, ma si può anche ragionare su mutui, acquisti importanti per la casa, risparmi e investimenti per i figli o per una pensione tranquilla.

La app diventa il centro dei progetti (e dei sogni, in qualche caso) della coppia, perrmettendo di spostare il denaro dai conti di entrambi i membri verso uno o più “punti” in comune, che sia un salvadanaio virtuale, una carta prepagata o un portafoglio di investimento, ha quindi perfettamente senso. Ed è anche molto comodo, con una app.

Secondo Anil Uzun, il principale scoglio al momento sono le interchange fee applicate dalle banche principali quando le neobanche accedono ai conti correnti per spostare il denaro dei clienti. Ma penso che le banche tradizionali arriveranno facilmente a un accordo (o alla classica acquisizione) con il “couple banking”: una app del genere è un ottimo modo di ragionare insieme al cliente sul suo futuro e i suoi risparmi. E sarebbe anche un formidabile nuovo canale distributivo per il mondo delle assicurazioni e degli investimenti.

 

La Rivista

Dicembre 2025

IT Modernisation.

Lavori in corso

Tutti gli altri numeri