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Prop Trading “simulato”: arriva in Italia Fintokei

Fintokei arriva in Italia

Marco Martire, Country Manager per l’Italia di Fintokei

Affidare a un trader dei conti demo, da cui movimentare soldi virtuali con investimenti simulati per potere dimostrare di che cosa si è capaci.

E permettere ai trader più validi di essere assunti, da una società di gestione del gruppo Purple con licenza di portfolio management, per entrare così nel mercato regolamentato e gestendo un capitale reale.

È il modello di Fintokei, azienda di “prop trading” nata in Giappone e operativa in Repubblica Ceca e Slovacchia. Con sede principale a Brno, è controllata dalla Purple Holding.

Fintokei arriva in Italia, scrive l’azienda in una nota, in un momento chiave per il proprietary trading, “in quanto Consob sta rivolgendo la massima attenzione a un settore che, in prospettiva, sarà sempre più sicuro e garantito”.

L’azienda si propone di educare le persone a operare “in modo responsabile e consapevole, gestendo in modo ottimale le cosiddette challenge che mette a disposizione, sfide di trading finalizzate al superamento di prove di abilità e al conseguimento di un profitto”. E lo fa accompagnando i clienti in un percorso di webinar gratuiti, in italiano e in inglese, che raccontano anche i rischi impliciti di questa professione, dando la parola a trader professionisti.

«Eravamo da tempo alla ricerca di nuovi stimoli e li abbiamo trovati in Italia – dichiara Marco Martire, Country Manager per l’Italia. Siamo convinti che sia il momento giusto per intraprendere questa nuova sfida dopo le esperienze in Giappone, Repubblica Ceca e Slovacchia che ci hanno permesso di costruire un’infrastruttura solida. Vogliamo dimostrare il nostro valore attraverso la qualità degli strumenti, dei metodi e delle soluzioni che proponiamo ai clienti. In questo modo, le nostre persone sono preparate dai possibili rischi e sono allo stesso tempo pronte ad affrontare l’universo del prop trading attraverso l’educazione che forniamo. Arriviamo in Italia in un momento in cui l’attenzione della Consob sul settore è molto alta, e questo per noi è un fattore assolutamente gradito e positivo visto che è nel nostro DNA lavorare in un mercato regolamentato e sicuro».