Il Fintech in ascolto delle PMI

Fintech: servizi per le PMI
Doris Messina, CEO e Co-Founder di Tot, Antonio la Mura, Country Lead di FINOM, Mariano Spalletti, Country Manager di Qonto Italy, Federico Sforza, CEO di Banca AideXa

Neobanche e Fintech sono partite dall’ascolto di professionisti e PMI per offrire una valida alternativa ai servizi delle banche tradizionali: non solo credito, ma anche contabilità e adempimenti finanziari.

Snellire la burocrazia, semplificare i flussi informativi e richiedere credito in maniera semplice con tempi di risposta brevi: sono questi i principali bisogni ancora insoddisfatti delle PMI in Italia.

Fintech e neobanche lo sanno bene e con la loro offerta vogliono rispondere a queste necessità, usando la tecnologia e stringendo partnership in ottica di ecosistema.

Il digitale ruba meno tempo

«Gli strumenti usati per la gestione del business di microimprese e professionisti sono lenti e complessi e tolgono tempo al business – afferma Doris Messina, CEO e Co-Founder di Tot. Inoltre, piccoli imprenditori e professionisti hanno difficoltà ad accedere al credito, a causa di costi elevati e lunghe procedure. Per la creazione di Tot abbiamo lavorato proprio su questi aspetti, mettendo a punto un’offerta completamente digitale, in grado di creare efficienza grazie a strumenti di pianificazione e controllo semplici e intuitivi, che rubano meno tempo alle attività core».

Ascoltare le imprese

La Fintech italiana è in arrivo e vuole conquistare 50mila clienti ed emettere 70mila carte in 4 anni.

Con una offerta che nasce dall’ascolto delle esigenze di microimprese e professionisti: «servizi bancari e di pagamento, credito, servizi per la gestione amministrativa. Tutto però digitale, paperless e disponibile 24/7 – precisa Messina – ma con la possibilità di andare in filiale presso il nostro partner bancario, Banca Sella. Oltre a funzionalità tradizionali, come il pagamento degli F24, abbiamo sviluppato servizi di credito innovativi: la carta business credit di Visa, ad esempio, su cui è possibile attivare direttamente una linea di credito con addebito fino a 60 giorni. Un elemento unico nel panorama dei conti business fintech, solitamente dotati di carte di debito».

Gestire i flussi informativi

Ma al fianco della burocrazia, sulle spalle degli imprenditori pesa anche il problema dei flussi informativi: tenere sotto controllo spese e pagamenti può essere complesso e gli errori costano cari.

Per questo motivo FINOM ha realizzato «una piattaforma di servizi integrati che semplifica la gestione d’impresa e quella del cash-flow – spiega Antonio la Mura, Country Lead di FINOM in Italia –, limitando il rischio di errore in dichiarazioni e adempimenti fiscali. Tra i servizi integrati, quelli offerti dai partner Solaris Bank, Klarna e Documi».

Offrire qualcosa in più rispetto alla banca

Fatturazione elettronica, account aggregation e il servizio di payment initiation sono già presenti nell’offerta di FINOM, che in futuro si concentrerà anche sulla gestione della contabilità.

Ma l’attenzione ora è sul lancio del nuovo conto corrente, che ha raccolto più di 1.500 preordini in meno di 3 mesi.

«Il conto permette di integrare il flusso amministrativo con il flusso finanziario in modo simmetrico, operando contemporaneamente su più conti correnti, anche di altre banche – annuncia la Mura. Questo rende la gestione della contabilità semplice e priva di errori. Di fatto, offriamo a prezzi contenuti degli strumenti di gestione aziendale che normalmente non sono accessibili ai piccoli imprenditori e professionisti».

L’obiettivo della Fintech è «diventare una valida alternativa alla banca tradizionale – dichiara la Mura – e l’opportunità è enorme: il mercato dei servizi bancari dedicati alle PMI europee vale 300 miliardi di dollari ma i player fintech coprono a malapena il 3% di questo gigantesco mercato, ancora dominato dagli incumbent».

L’ecosistema di partnership

In questo frangente si muove anche un’altra Fintech, Qonto, che ha 220mila imprese clienti in Europa ed è celebre per il suo conto corrente: una soluzione finanziaria all-in-one su misura per PMI e professionisti, che semplifica la gestione del business, dai pagamenti alla gestione finanziaria e contabile. E che presto sbarcherà sull’Azimut Marketplace.

«Abbiamo lanciato prodotti ad hoc per il mercato locale, come l’IBAN italiano, e sviluppato oltre 30 funzionalità, tra cui la compilazione online degli F24, che ci hanno permesso di sostituire il conto corrente tradizionale per imprese e professionisti – afferma Mariano Spalletti, Country Manager di Qonto Italy. Le partnership sono poi un’importante leva di crescita: in Italia abbiamo 17 accordi e il numero è in continua crescita. Tra le più recenti, la collaborazione con October per l’accesso al credito e quella con LexDo.it per la costituzione di imprese e la creazione di partite IVA. Inoltre, stringiamo alleanze con operatori strategici del settore di riferimento, come gli hub di professionisti e imprese, il mondo della contabilità e dei commercialisti».

Perché il credito digitale è rallentato?

Ultimo, ma non per importanza, bisogno fondamentale per le PMI è il credito. Non più quello tradizionale, ma digitale. Che si deve scontrare con qualche intoppo.

«Le piccole e medie aziende italiane cercano velocità di risposta, chiarezza nelle condizioni, poche scartoffie – premette Federico Sforza, CEO di Banca AideXa. Il sistema tradizionale del credito è lento sia nei tempi di risposta sia nell’erogazione dei prestiti. Inoltre, la parziale applicazione della PSD2 sta rallentando ulteriormente l’evoluzione del lending: la nostra banca non è riuscita a processare richieste per oltre 500 milioni di euro a causa dei problemi degli istituti di credito tradizionali con la PSD2. Questo si riflette sull’accesso al credito perché non possiamo valutare in modo corretto e in tempo reale il merito creditizio delle imprese».

La tecnologia dietro i servizi

Ciò nonostante, Banca AideXa ha chiuso il 2021 con oltre 80 milioni di finanziamenti erogati e per il 2022 si preannuncia la crescita dell’organico insieme allo sviluppo di nuovi servizi.

«Stiamo aggiornando il piano industriale perché vogliamo sviluppare ulteriori prodotti di credito semplici e veloci per le micro e piccole imprese e lanciare nuovi servizi transazionali a valore aggiunto – annuncia Sforza. Dal punto di vista tecnologico continueremo a investire su data analytics, open banking e intelligenza artificiale per supportare le risposte creditizie alle aziende. Inoltre, vogliamo essere un aiuto concreto per le aziende per supportarle nella crescita a breve ma anche a medio-lungo termine. Rafforzeremo anche i canali digitali, adottando processi più agili, e la rete dei partner, che oggi vede anche Confartigianato e i Confidi».

L’assicurazione per le piccole

Tra le novità in arrivo, dunque, servizi a valore aggiunto, come conti correnti e carte di pagamento, in veste 100% digitale e totalmente sviluppate in house.

Mentre per i prodotti assicurativi è al vaglio la collaborazione con «partner sia del mondo insurtech sia con leader di settore focalizzati sulle esigenze di micro e piccole imprese», conclude Sforza.

DIGITALE SÌ, MA CON UNA RELAZIONE UMANA

Offrire una esperienza digitale impeccabile non basta. I clienti impresa vogliono parlare con qualcuno, in caso di necessità. Soprattutto su materie complesse come fatturazione e finanza. Ecco perché l’offerta di Tot è disponibile anche presso le filiali del partner bancario Banca Sella, e la startup FINOM vede in cima alla classifica di gradimento dei suoi utenti il servizio clienti, disponibile su ogni canale (inclusi WhatsApp e social network) con risposte entro 60 secondi.

SME SOLUTIONS. IL NUOVO NUOVO SERVIZIO DI FABRICK

Fabrick ha creato SME SOLUTIONS, servizio che permette alle banche di andare oltre la tradizionale proposta core di incassi e pagamenti.

L’obiettivo è sviluppare e offrire servizi a valore aggiunto collegati al pagamento: riconciliazione, cash flow forecasting, cash pooling e di credito, sfruttando i dati che provengono da transazioni e attività gestionali.

Tre i prodotti che compongono la soluzione:

  1. SME Banking, piattaforma e canale digitale per offrire servizi transazionali e verticali con una esperienza digitale per le imprese;
  2. Lending Place, per l’accesso al credito;
  3. SPIN, suite di servizi software per la gestione finanziaria d’impresa.

HYPE CREA IL CONTO BUSINESS

A febbraio è arrivato HYPE Business, il nuovo conto dedicato a ditte individuali e liberi professionisti possessori di partita IVA. Il conto si attiva via app (c’è una nuova applicazione dedicata e disponibile sui principali Store), costa 2,90 euro al mese (zero spese di attivazione) e comprende una carta Mastercard fisica e bonifici SEPA gratuiti.

Tra le funzionalità attive, RADAR, che permette di collegare tutti i conti, personali e business, e di categorizzare le spese, e Risparmi per pianificare e accantonare denaro in vista di spese future o impreviste.

Inoltre, dalla app HYPE Business è possibile sottoscrivere una copertura assicurativa del partner Lokky: RC Professionale, assicurazione Multirischi per i danni a immobile, Responsabilità Civile verso terzi e verso collaboratori e la polizza Cyber Risk.

Il conto business può essere ricaricato anche in contanti, presso i punti vendita Mooney e quelli aderenti al circuito viafintech, mentre il servizio di assistenza clienti è via Whatsapp, email e chat.

 

Questo articolo è stato pubblicato sul numero di gennaio/febbraio 2022 di AziendaBanca ed è eccezionalmente disponibile gratuitamente anche sul sito web. Se vuoi ricevere AziendaBanca, puoi abbonarti nel nostro shop

 

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