INTERVISTA

Finom punta sull’Italia: dopo l’IBAN, in arrivo altri servizi locali

Finom punta sull'Italia

Silvio Lanfranconi, Responsabile succursale italiana di Finom

La neobanca per imprese Finom ha aperto una nuova fase di acquisizione clienti sul mercato italiano.

Rispetto a qualche anno fa, la fintech olandese può contare su un IBAN italiano, richiestissimo dalle aziende, e su altre novità specifiche per il nostro mercato in pipeline.

Ne abbiamo parlato insieme al responsabile per la succursale italiana, Silvio Lanfranconi.

AG. Finom torna ad affacciarsi sul mercato italiano. Quali sono le principali novità nella vostra offerta?

SL. Il rilancio arriva alla fine di un percorso evolutivo. Prima, Finom si focalizzava soprattutto su fatturazione elettronica e contabilità. La casa madre olandese ha ottenuto una licenza da Istituto di Pagamento, che le permette di offrire un conto che comunica in tempo reale con i servizi contabili e di fatturazione.

Questo consente al cliente, impresa o libero professionista, di avere un unico servizio digitale per gestire incassi e spese, risparmiando tempo.

Non siamo una banca, ovviamente, ma offriamo servizi di pagamento. Abbiamo ormai 460 collaboratori, tra dipendenti e contractor, e succursali in 4 paesi. Non siamo più una startup.

AG. Anche per le altre neobanche, offrire un IBAN locale è un elemento chiave per conquistare il mercato italiano.

SL. Finom è presente in 16 paesi europei, tecnicamente siamo “passaportati” in tutta Europa. Per alcuni mercati, però, è emersa la necessità di avere un IBAN locale.

Abbiamo quindi costituito una succursale per avere questa possibilità. E il lancio dell’IBAN IT è avvenuto in contemporanea con quello francese e appena prima di quello spagnolo.

L’unico grande mercato che ci ha preceduto è stata la Germania, dove questa novità è stata accolta con un riscontro molto positivo, anche in termini di nuovi clienti.

AG. Oltre all’IBAN italiano, quali sono le altre novità?

SL. Puntiamo a espandere la gamma di prodotti e servizi, puntando su velocità e intuitività. La fatturazione elettronica resta un elemento portante del servizio e abbiamo aggiunto alcune funzionalità per facilitare la vita all’imprenditore.

Si possono fotografare documenti e caricarli in piattaforma, associandoli a un movimento. Finom permette anche di “catalogare” i pagamenti, semplificando la rendicontazione. E in pochi click si possono estrarre i dati, per condividerli con il commercialista e il revisore dei conti.

Si possono emettere carte di debito per il personale con la possibilità di impostare limiti di spesa e monitorarle in tempo reale.

L’integrazione di fatturazione e pagamenti permette di gestire facilmente incassi e spese. E a monitorare i flussi di cassa aiuta anche la funzionalità di AISP, che si collega agli altri conti aziendali per avere una visione completa di entrate e uscite.

AG. In Italia esistono diverse neobanche e challenger bank che si rivolgono alle PMI. Come intendete competere?

SL. Il mondo fintech italiano è ormai all’avanguardia e ci permette di sviluppare rapidamente nuove soluzioni. Nel corso di qualche mese permetteremo di pagare i bollettini pagoPA e gli F24. Ma offriamo già i conti multivaluta, utili alle imprese.

In Italia ci sono diversi player, alcuni con un pricing molto interessante. Noi punteremo sulla qualità e usufruibilità del servizio, con uno sviluppo tecnologico centrato sulla client experience.

Servono processi veloci, pur nel rispetto dei requisiti normativi, già dall’onboarding e dall’apertura di un conto. Ci sono 5 milioni di PMI in Italia e credo che il passaparola possa essere un’ottima strategia per conquistarle.

AG. E che strategia commerciale avete sviluppato, per rivolgervi ai clienti italiani?

SL. Analogamente al nostro approccio in altri mercati, offriamo una gamma di piani tariffari che partono da 0 euro per le aziende più piccole fino a piani adatti alle aziende più grandi. Questa diversità ci permette di rivolgerci a un ampio spettro di imprenditori, il che è vantaggioso sia per noi che per i nostri clienti.

La nostra strategia di prezzi flessibili ci permette di soddisfare le esigenze delle imprese in varie fasi di crescita, assicurandoci di poter supportare gli imprenditori italiani dalla fase di startup a quella di scale-up.

AG. Avete fissato degli obiettivi, nel nostro Paese?

SL. Attualmente FINOM serve oltre 100.000 clienti in tutta Europa. Prevediamo che il mercato italiano contribuirà in modo significativo alla nostra crescita continua. La nostra offerta - un conto commerciale integrato con funzionalità di fatturazione elettronica - è perfettamente adatta a soddisfare le esigenze quotidiane degli imprenditori italiani.

Unitamente ai nostri piani tariffari flessibili che accolgono aziende di tutte le dimensioni, siamo ben posizionati per conquistare una quota sostanziale del mercato italiano delle PMI. Vediamo un grande potenziale in Italia, dato l'elevato numero di PMI del paese e la loro necessità di soluzioni di gestione finanziaria semplificate.

I quattro profili di Finom

Finom offre 3 pacchetti ai liberi professionisti e 4 pacchetti alle aziende, con la formula del canone crescente: all’aumentare delle necessità aziendali si passa a un bundle più ampio di servizi, a un costo maggiore.

Il conto prevede carte Visa (FINOM è partner ufficiale di Visa) in versione virtuale o fisica, gratuite.

Non esiste una offerta che comprenda solo il conto di pagamento o solo la piattaforma di fatturazione.

L’offerta sul mercato italiano è, comunque, in revisione.