La sicurezza degli investitori retail, l’impatto sull’ambiente, l’opposizione della Cina e i reali use case delle cryptovalute sono stati al centro di una sessione del Web Summit 2021.
Il futuro delle crypto, secondo la co-founder e CEO di Tezos, Kathleen Breitman, vedrà pochi player dominare il mercato, proprio per la capacità di dare risposta a queste sfide.
La sicurezza sia dell’infrastruttura blockchain sia dei crypto-asset è un aspetto cruciale, visto che a questo mondo si stanno avvicinando investitori con un profilo retail e conoscenze tecnologiche non elevate.
«Ma la blockchain è sicura – commenta Pascal Gauthier, CEO di Ledger – mentre gli attacchi si concentrano sui punti di uscita e di entrata degli investitori, quando vengono utilizzate le chiavi private (private keys) che servono ad accedere ai fondi».
Gauthier ha sottolineato l’importanza di apprendere le nuove regole della sicurezza nel mondo crypto: «bisogna dimenticare la cyber sicurezza del banking tradizionale e re-imparare come prenderci cura del nostro denaro con le crypto».
C’è poi il nodo storico degli use case delle crypto. Se non sono meri strumenti di investimento speculativo, a che cosa servono? E come reagire al ban cinese?
Tim Draper, Founder di Draper Associates, è stato netto nel suo giudizio: «Vedo sempre più negozi che accettano bitcoin e quando tutti potranno usarlo per i loro acquisti quotidiani, perché dovremmo usare ancora valute fiat? Il bitcoin è un salto antropologico che ci porta in un nuovo modello basato sulla libertà. La Cina sta commettendo un errore a danno dei suoi cittadini».
Lapidaria la fondatrice di Tezos: «la posizione cinese conferma che la missione del bitcoin è la libertà».
Più articolata e geopoliticamente significativa la posizione di Gauthier di Ledger: «non dovremmo guardare alla Cina, ma ai mercati liberi. Spesso ci dimentichiamo che molti paesi non godono di valute fiat stabili e forti come euro o dollaro. Guardiamo al Libano, dove la crisi ha travolto il valore della moneta locale e le persone stanno salvando i loro risparmi con dollari e criptovalute. Oppure all’esperienza in corso in El Salvador. Ci sono molte esigenze a cui le crypto possono dare risposta nei diversi mercati».
Un rapido commento sull’ultimo punto, quello del consumo energetico. Tra i commenti caustici sulla misurazione dell’impatto ambientale delle banche tradizionali, la fondatrice di Tezos, Kathleen Breitman, ha sottolineato la scelta del proof of stake, a minore consumo energetico, per la “sua” crypto.
Mentre secondo il vulcanico Tim Draper, il consumo energetico delle crypto è un non-argomento. Se serve più energia troveremo tecnologie migliori per produrla e con i computer quantici sarà tutto risolto.