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BKN301. «Vogliamo cogliere le opportunità del Banking as a Service nei mercati emergenti»

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Stiven Muccioli, CEO e co-founder di BKN301

Questo episodio di #define banking è dedicato a una realtà di San Marino: BKN301. Il suo CEO e fondatore, Stiven Muccioli, era stato nostro ospite nel quindicesimo episodio del podcast, nella sua precedente esperienza professionale con Ventis.

BKN gestiva nel novembre 2021 circa il 95% dei pagamenti all'interno di San Marino, dopo l'acquisizione del gestore T-PAY, per un valore di circa 800 milioni di euro. L'obiettivo è arrivare al miliardo di transato.

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Alberto Grisoni. Che cosa è BKN301 e come nasce?

Stiven Muccioli. BKN301 è un'iniziativa FinTech che nasce nella Repubblica di San marino per sviluppare una piattaforma di Banking as a Service e di monetica digitale che possa rispondere a esigenze di mercato molto forti.

Stiamo lavorando molto con i Paesi emergenti, dove c'è una forte domanda per servizi legati sia al FinTech sia al digital wallet.

AG. La vostra offerta si muove appunto su due piani. Il primo è rivolto ai privati, con prodotti tipicamente retail.

SM. Il nostro parco carte viene distribuito fisicamente sul territorio della Repubblica di San Marino e online, tramite la nostra applicazione. Attiviamo carte di pagamento Mastercard International e offriamo servizi di pagamenti peer-to-peer, instant lending e Buy Now Pay Later. Offriamo anche servizi a valore aggiunto collegati al pagamento, come il cambio di valute.

AG. E poi c'è la parte di offerta che si rivolge al B2B, cioè banche e corporate.

SM. BKN301 offre Banking as a Services, offre quindi servizi digitali finanziari a operatori corporate che non sono banche e non hanno modo di proporre direttamente questi strumenti.

Nei mercati emergenti lavoriamo con banche che hanno un ritardo tecnologico in ambito digitale. BKN301 fornisce loro la piattaforma tecnologica per recuperare questo tempo perduto e arrivare sul mercato in tempi rapidi con servizi a valore aggiunto.

Siamo molto focalizzati sui pagamenti cross border per i mercati emergenti, mentre con le corporate lavoriamo molto per la creazione di wallet digitali di pagamenti, con cui le grandi aziende possono gestire i pagamenti o creare meccanismi di incentivazione.

Società di telecomunicazione, grossi retailer, utilities, operatori petrol sono solo alcuni esempi di aziende che possono trovare un valore strategico nell'offrire servizi di pagamento ai loro clienti, ma non hanno la capacità di farlo.

AG. Torniamo ai mercati emergenti. Che opportunità vedi, anche alla luce della tua precedente esperienza in Ventis, per le FinTech occidentali in questi mercati?

SM. L'avventura in Ventis e la collaborazione con una realtà importante come Iccrea Banca ci hanno permesso di sviluppare un modello FinTech che metteva in contatto la clientela business e quella retail tramite i sistemi di pagamento, in particolare un marketplace e un wallet digitale.

In BKN301 abbiamo creato un prodotto che può offrire molto più dei semplici pagamenti, che di fatto sono una commodity funzionale al servizio che vai realmente a offrire ai clienti. Il pagamento in sé non è un'esigenza: meno è invasivo nell'esperienza del cliente, meglio è.

Ci rivolgiamo ai mercati emergenti con un prodotto sviluppato grazie a tutto questo know how. E abbiamo trovato una situazione estrema: i non bancarizzati sono moltissimi ma anche il livello tecnologico della popolazione è molto elevato. La domanda è molto più grande rispetto all'offerta bancaria tradizionale e ci sono ampi spazi per il FinTech e la finanza decentralizzata.

Almeno, per il FinTech che sceglie un modello come quello di BKN301: non andare a rivolgersi direttamente al pubblico finale, ma offrire un Banking as a Service a corporate che hanno già una base clienti importante e che sono interessati a integrare all'interno della loro offerta di servizi anche i pagamenti.

In questo modo, il cliente finale entra in contatto con il Fintech non per i servizi di pagamento, ma per altre esigenze che richiedono anche un pagamento: il rapporto con il cliente cambia completamente e c'è spazio per offrire anche altri servizi, dal BNPL ai cross border payments, che si integrano perfettamente in queste offerte.

Per una Telco attiva a livello internazionale è utile offrire, oltre alle chiamate internazionali verso il proprio paese di origine, anche l'invio di denaro cross-border. Allo stesso modo, un servizio di e-commerce può beneficiare di un'offerta di rateizzazione dei pagamenti.

AG. Citavi prima la finanza decentralizzata. Su che progetti state lavorando in questo ambito?

SM. San Marino ha una legislazione molto favorevole allo sviluppo del mondo blockchain. Stiamo concentrando la nostra analisi sulle funzionalità legate agli utility token e abbiamo in previsione di lavorare nel 2022 a un primo marketplace interno alla nostra applicazione.

Grazie alla normativa sammarinese, questo ci consentirà di spostare una parte dei pagamenti dal mondo tradizionale dei circuiti internazionali alla blockchain, ovviamente con maggiore efficienza e possibilità di revenues per i merchant.

San Marino si trova nella situazione particolare di essere isolata rispetto a una parte dei sistemi di pagamento internazionale, che semplicemente non esistono: un circuito alternativo basato su blockchain è un'esigenza effettiva a cui speriamo di dare risposta già nel 2022.