6 previsioni sugli investimenti ESG nel 2020

Green investimenti ESG

Abbiamo raccolto alcune analisi sul futuro prossimo degli investimenti ESG. Ecco 6 aspetti a cui dare attenzione.

1. Arriveranno nuove regole

La prima sfida per gli investimenti ESG nel 2020 saranno proprio le regole. Una recentissima survey paneuropea di Duff&Phelps ha rilevato che il 67% dei manager del settore degli investimenti alternativi ritiene che “gli organismi di regolamentazione dovrebbero prestare più attenzione alla disciplina degli aspetti ambientali, sociali e di governance”. In soldoni: bisogna definire gli investimenti ESG.

È un tema di cui abbiamo parlato già altre volte: vi segnalo, ad esempio, l’episodio numero 11 di Define Banking con Giancarlo Sandrin di CFA Society Italia. Se la disciplina ESG prevede di considerare i fattori che determinano la sostenibilità e “l’impatto etico” di un investimento, è evidente che servono standard chiari su come definire questi fattori. Perché se gli investimenti ESG attirano un numero crescente di risparmiatori e investitori istituzionali, è essenziale garantire che un prodotto che si presenta “a impatto positivo” lo sia effettivamente. Bisogna scremare il “green washing”, cioè il tentativo di fare passare per ESG cioè che ESG non è. La fuffa, insomma.

Anche perché per il futuro si ritiene che le tematiche ESG avranno un impatto dirompente non solo sull’industria del risparmio, ma sull’economia globale. Il 33% del campione di Duff&Phelps segnala, ad esempio, l’importanza del fattore ambientale, dalla scarsità di risorse al riscaldamento globale; il 30% ritiene determinanti anche i cambiamenti sociali, dall’invecchiamento demografico alle nuove preferenze dei consumatori.

 

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