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Il RegTech cresce in Italia: così l'innovazione cambia la compliance alle norme

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La RegTech è l’impiego delle tecnologie digitali a tutto ciò che riguarda il rispetto, l’adeguamento e la conformità a leggi, norme e regolamenti.

Il significato di RegTech si comprende meglio se si considera l’origine inglese della parola, che nasce dall’unione di Regulation, normativa, e Technology, che vuol dire ovviamente tecnologia.

In italiano potremmo tradurre l’espressione come “Tecnologie di Regolamentazione” o “Tecnologia Regolatoria”.

Il RegTech è stato considerato, erroneamente, un sottoinsieme del FinTech. La ragione è semplice: la finanza è uno dei settori soggetto a più normative e che deve sostenere i maggiori costi per rispettarle tutte.

In realtà, comprende anche tutta la gestione dei processi normativi, nel settore finanziario e non solo, così come il monitoraggio del rispetto della normativa e l’invio della reportistica. 

Le Regtech italiane

La definizione di RegTech, secondo molti, è però molto più ampia, e include nel nostro caso anche le aziende digitali che permettono ai privati di fare la dichiarazione dei redditi online e, alle imprese, di digitalizzare la loro gestione fiscale. 

Rientra in questo perimetro anche la LegalTech, cioè l’offerta tecnologica di soluzioni che aggiornano sull’evoluzione della normativa e permettono alle imprese di ogni settore di adeguarsi. 

  • Aptus.AI
  • B4Compliance

Fisco e dichiarazione dei redditi

  • FiscoZen
  • FiskL

LegalTech

  • LexCapital

Queste Regtech e molte altre sono incluse nell'Atlas of Fintech di AziendaBanca: puoi sfogliare e scaricare l'edizione 2023 liberamente.

L'evoluzione del Regtech

Secondo un  Insight Report di Klecha & Co. dedicato al RegTech,  il valore del settore a livello globale è passato da 6,5 miliardi di dollari nel 2020 ai 10,2 miliardi di dollari nel 2021 (+57%) e si stima toccherà i 55,3 miliardi nel 2025.

Nei soli primi nove mesi del 2021, a livello globale le imprese del RegTech hanno raccolto capitali attraverso 320 operazioni (+39,1% rispetto ai 12 mesi del 2021) per complessivi 13,5 miliardi di dollari (+68,7% rispetto ai 12 mesi del 2021).

Anche la dimensione delle operazioni di fund raising è cresciuta: 46 hanno infatti superiori ai 100 milioni di dollari, valore quasi doppio rispetto alle 24 dell’intero 2020i.

Il RegTech in Italia

Anche in Italia il settore è particolarmente articolato e attira l’interesse degli investitori: è di febbraio 2021 l’annuncio dell’investimento nella RegTech Iubenda del gruppo europeo team.blue.

Essendo la regolamentazione estremamente importante, soprattutto per gli operatori finanziari, nel tempo i software provider italiani (vendor) hanno sviluppato soluzioni che permettessero alle istituzioni non solo di rendere più efficienti i loro processi di business e di innovare la propria offerta, ma anche di adeguare tali iniziative alla normativa in continua evoluzione, agevolando enormemente gli eventuali controlli da parte delle autorità.

Con il crescere degli adeguamenti normativi, questa caratteristica di compliance inizia a ricoprire un ruolo vitale per i clienti in quanto il non rispetto della stessa sta sempre di più trasformandosi in un impedimento a fare business.

Il settore finanziario primo cliente

E tra i settori che hanno investito e investiranno in tali soluzioni, al primo posto si posiziona quello dei servizi finanziari che sostiene globalmente ogni anno costi di compliance pari a circa 780 miliardi di dollari; la sola direttiva MiFID II, ha richiesto in Europa 2,5 miliardi di euro di investimenti nel suo primo anno di attuazione.

Tanto che, mentre il numero di dipendenti delle banche è diminuito, il numero di personale dedicato alle funzioni di compliance e controllo, è aumentato notevolmente arrivando a rappresentare fino al 15% del personale.

Le società RegTech stanno quindi affiancando le istituzioni finanziarie, ma anche altri settori regolamentati come la sanità, le TLC, i trasporti o l’automotive, nel tenere il passo con la crescente complessità della compliance, modificandone i modelli di business attraverso soluzioni tecnologiche evolute che fanno leva su sistemi quali il machine learning, l'elaborazione del linguaggio naturale, la biometria e l’analisi dei dati alternativi.

Fabiola Pellegrini: «Formidabile la crescita del settore»

«Il RegTech sta vivendo una fase di formidabile crescita che ha portato il settore a quasi raddoppiare di valore dal 2020 al 2021. È un trend destinato a proseguire e che porterà il RegTech a superare i 50 miliardi di dollari entro il 2025. Anche l’ecosistema RegTech italiano, ancora di dimensioni relativamente ridotte, sta crescendo e vedremo nascere molte start up in questo ambito – commenta Fabiola Pellegrini, Partner di Klecha & Co. Oggi il settore è in grado di attirare l’attenzione crescente di diverse tipologie di investitori che nel 2021 hanno, infatti, già puntato sul RegTech oltre 14 miliardi di dollari».