dichiarazione dei redditi

Fiscalità e crowdfunding. Quali piattaforme fanno da sostituto di imposta?

Con l’avvicinarsi della dichiarazione dei redditi, per chiunque abbia operato in criptovalute o abbia investito tramite piattaforme di crowdfunding diventa fondamentale potere disporre di una contabilità certa e precisa.

Un compito difficoltoso, vista la complessità del tema e le recenti novità introdotte dall’ultima Legge di Bilancio.

La nuova regolamentazione

La nuova regolamentazione delle criptovalute, ad esempio, ha sancito obblighi dichiarativi e di tassazione di chi acquista, vende o detiene criptovalute, oltre ad aver introdotto la possibilità di accedere a una sorta di condono fiscale per le mancate dichiarazioni degli anni passati.

Ma quali piattaforme di crowdfunding fanno anche da sostituto di imposta?

Anubi Digital ha siglato una partnership con CryptoBooks per semplificare la gestione fiscale delle criptovalute. I clienti della piattaforma di custodia possono così connettere direttamente il proprio account al software e creare in autonomia tutti i report fiscali necessari.

EvenFi

EvenFi in Italia agisce da sostituto d'imposta a titolo definitivo dal 2022, trattenendo il 26% secco degli interessi ricevuti. Per quanto riguarda gli interessi ricevuti attraverso gli investimenti sui progetti italiani, è prevista una tassazione del 26% secco e non è necessario effettuare la dichiarazione.

Concrete Investing

«Concrete Investing è il primo gestore italiano di equity crowdfunding ad aver siglato una partnership con una Società Fiduciaria per offrire ai clienti un servizio professionale durante la detenzione delle quote sottoscritte e fino all’evento di liquidazione – afferma Lorenzo Pedotti, CEO di Concrete Investing.

Il partner è Be Trust Fiduciaria, società autorizzata e vigilata dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Operando come sostituto d’imposta, la fiduciaria solleva l’investitore (solo persone fisiche) da qualsiasi impegno fiscale e connessi adempimenti burocratici.

La trattenuta fiscale, secondo normativa vigente, avviene prima della liquidazione dei capitali.

CrowdFundMe

CrowdFundMe non fa da sostituto d'imposta, come ci spiega Tommaso Baldissera Pacchetti, Amministratore Delegato di CrowdFundMe.

Il portale fornisce agli investitori il set documentale necessario alla dichiarazione dei redditi, più una guida gratuita, realizzata in collaborazione con lo studio di consulenza Medform, per illustrare le modalità di compilazione.

YELDO CROWD

Nelle campagne di equity crowdfunding, quando le operazioni raggiungono l'exit gli investitori ottengono il rimborso di capitale e rendimenti.

Il regime fiscale applicato dipende da molteplici fattori, tra cui la tipologia di investitore (persona fisica vs. giuridica), la sua nazionalità e la struttura dell'operazione (che può prevedere una distribuzione di dividendi o un capital gain).

Nelle operazioni di YELDO CROWD, le persone fisiche residenti in Italia sono soggette a una tassazione del 26%, con ritenuta alla fonte.

L'Offerente, cioè il beneficiario della campagna di crowdfunding, agisce come sostituto di imposta, trasferendo all'investitore le somme nette.

Recrowd

Recrowd a inizio 2023 ha stretto un accordo con l'istituto di pagamento Pitupay, del Gruppo Prestiamoci, che agisce come intermediario finanziario.

Per cui da marzo gli utenti che hanno investito in piattaforma riceveranno gli interessi maturati al netto della ritenuta del 26% come imposta sostitutiva a titolo definitivo, quindi senza dover inserire il reddito nella propria dichiarazione dei redditi.

Puoi trovare tutte informazioni a riguardo in questo articolo:https://it.recrowd.com/il-sostituto-dimposta-nel-crowdfunding-le-novita-di-recrowd/

Walliance

Tutti gli investimenti proposti su Walliance sono investimenti in equity, quindi è la società di cui l'investitore acquista le quote investendo tramite il nostro portale a fare da sostituto di imposta, non Walliance stessa, che fa solo da intermediario.

Più nello specifico, se l’investimento viene effettuato da una persona fisica con residenza fiscale in Italia, una tassazione pari al 26% viene applicata alla fonte dalla società in cui l'investitore ha investito (esclusivamente sul rendimento generato) al momento della exit.

Quindi l'investitore non deve dichiarare nulla in sede di dichiarazione dei redditi, ma solo attendere che sul suo conto corrente venga accreditato il bonifico comprensivo sia del capitale investito che rendimento netto generato.

Profit Farm

La società proponente su Profit Farm si occupa dalla ritenuta d'acconto per gli utenti del 26% sul margine e questa, come da interpello della Agenzia delle Entrate, è da considerarsi in via definitiva. Tutte le info al link: https://profitfarm.it/sostituto-di-imposta