La fatturazione elettronica è obbligatoria dal 1 luglio 2022 anche per le partite IVA a regime forfettario fino a 65mila euro.
Si tratta di una prima estensione: sappiamo già che dal 2024 l’obbligo di fattura elettronica verrà applicato anche a chi resta entro i 25mila euro di ricavi o di compensi.
La fatturazione elettronica fa parte degli sforzi per digitalizzare e modernizzare le imprese italiane. Si applica infatti da diversi anni alle aziende, anche micro, e ha consentito di aumentare la trasparenza dell’ecosistema commerciale.
In questo articolo vediamo insieme:
- quali sono i vantaggi della fatturazione elettronica secondo le imprese;
- come funziona la fatturazione elettronica;
- che cosa è lo SDI;
- quali strumenti puoi usare per unire fatturazione e pagamenti, risparmiando tempo.
Fatturazione elettronica: i vantaggi
A giugno 2022 il 96% delle imprese italiane usava già la fatturazione elettronica. E un’indagine di IDC Italia, datata dicembre 2021, ci dice che il 46% delle aziende che non erano obbligate a emettere fatture elettroniche lo faceva comunque, perché era più comodo.
Il 50% del campione indica come il principale vantaggio della fattura elettronica il fatto che non è più necessario conservare le copie cartacee. La conservazione legale delle fatture attive e passive avviene infatti in digitale.
Un altro 47% indica la condivisione più semplice delle fatture con clienti e fornitori mentre il 43% ritiene più semplice anche gestire gli adempimenti fiscali.
Come funziona la fatturazione elettronica
Per emettere una fattura elettronica si utilizza un servizio apposito, generalmente basato nel cloud.
La fattura elettronica si scrive esattamente come una fattura cartacea del vecchio tipo, inserendo però ogni informazione in un campo preciso.
Non solo i dati anagrafici dell’impresa, ma ogni criterio obbligatorio, come i termini di pagamento o il codice IBAN su cui effettuare un bonifico, vengono inseriti in campi ben precisi del file elettronico che viene generato.
Alcune aziende clienti potranno poi chiederti di inserire specifiche informazioni in campi precisi. Ad esempio, il numero dell’ordine di acquisto (ODA) o il codice commessa a cui si riferisce la fattura che state emettendo.
Nel caso in cui l’ODA contenga più elementi che vengono fatturati in modo diverso, potrebbe esserti richiesto di inserire il numero del rigo che si riferisce all’elemento che stai fatturando. I clienti forniscono comunque tutte le indicazioni necessarie.
Questo tipo di dati è molto utile alle grandi aziende: ogni fattura viene associata a un ordine che hanno emesso e i tempi di pagamento generalmente sono più veloci. Così come l’individuazione di eventuali errori.
Una volta che hai compilato una fattura, puoi inviarla al Sistema di Interscambio (SDI): l’invio avviene nel formato .XML.
Che cosa è lo SDI
Il Sistema di Interscambio è il sistema informatico dell’Agenzia delle entrate che riceve le fatture elettroniche ed effettua i controlli sui dati inseriti, inoltrando poi automaticamente le fatture ai destinatari finali.
Lo SDI serve a:
- Verificare che nella fattura siano inseriti correttamente tutti i dati obbligatori ai fini fiscali e l'indirizzo telematico (ovverosia la PEC) al quale occorre far recapitare la fattura elettronica;
- Verificare che la partita IVA del cedente/prestatore e quella del cessionario/committente (o il codice fiscale) siano esistenti e corrette.
A questo punto, lo SDI invia la fattura al destinatario e conferma all’azienda che l’ha emessa il recapito.
Attenzione: se la fattura non risulta inviata tramite lo SDI, allora è come se non fosse mai stata emessa.
Ma si può fatturare meglio
Troppe aziende sprecano ancora molto tempo al momento della fatturazione, facendone perdere anche ai loro clienti. A dirlo è iI recente report redatto da Ultroneo, sui dati del Politecnico di Milano, che ha registrato tempi lunghi per la fatturazione nell'80% delle imprese. Un dato causato dell’utilizzo di metodi manuali od obsoleti, con poca differenza tra Nord e Sud.
L’indagine, tenutasi nella primavera del 2022, ha coinvolto 546 imprese di tutta Italia, mentre tra i settori analizzati è quello della ristorazione a spiccare in positivo. Segno che si può sicuramente fatturare meglio, usando strumenti più moderni.
Fatturazione elettronica e conto bancario insieme
Un sondaggio di Qonto su più di mille imprese italiane dice che il 79% delle PMI è pronto a privilegiare un servizio di banking che includa anche l’emissione delle fatture elettroniche. Questione di comodità, insomma.
L’idea di unire la fatturazione elettronica e i pagamenti piace soprattutto alle aziende più giovani, che hanno meno di 10 anni di vita (83%) e al settore IT & Telecomunicazioni.
È intuitivo che soluzioni di questo tipo permettono di gestire, monitorare e tenere traccia in unico punto dello stato di fatture, delle date dei pagamenti e del flusso di cassa, per quanto riguarda gli incassi.
Ma anche di pagare molto rapidamente le fatture dei fornitori, rispettando le scadenze con più facilità.
Fatturazione elettronica di Qonto
Un servizio che permette di gestire congiuntamente pagamenti e fatturazione elettronica, disponibile anche per partite IVA e freelancer, è Qonto.
Come altre piattaforme di fatturazione elettronica, anche Qonto permette di salvare un’anagrafe di clienti e fornitori, recuperando rapidamente le informazioni necessarie a compilare tutti i campi.
Qonto comprende anche una funzionalità di invio automatico di promemoria personalizzati per ricordare al cliente che la nostra fattura sta scadendo. Qui trovi più informazioni sulla fatturazione elettronica con Qonto.
Finom e la fatturazione elettronica
Un altro servizio che offre l’integrazione tra fattura elettronica e gestione dei pagamenti è Finom.

Finom Solo
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Finom Premium
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Finom Corporate
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- 15 prelievi di contante al mese

Finom Corporate
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