L’IT pugliese guarda anche alla finanza digitale

Bari si conferma uno dei poli emergenti dell’innovazione in Italia. Il Distretto Produttivo dell’Informatica Pugliese si prepara a 25 milioni di euro di investimenti.

Presidente Salvatore Latronico

Appena confermato per un secondo triennio il presidente, Salvatore Latronico, CEO della Openwork di Bari. Che ha il compito di rafforzare l’identità digitale del Distretto e di attuare pienamente la Legge regionale sui distretti. Con una focalizzazione su settori come la sicurezza, la sanità e la finanza digitale.

I numeri del Distretto

Nel Distretto ci sono una 50ina di aziende IT pugliesi, insieme ad associazioni, consorzi, enti di ricerca e tutte le università della Regione, per un fatturato che supera il mezzo miliardo di euro e un totale di circa 5mila addetti. Alla Regione Puglia sono stati presentati 3 piani di investimento, totale 25 milioni, in sicurezza informatica, digitalizzazione delle PMI e formazione.

Le aziende presenti nel Comitato

Nel Comitato di Distretto entrano Donato Giovannelli (CompuGroup Medical Italia), Vittorio Grassi (Sidea group), Euclide Della Vista (Mediafarm), Giancarlo Negro (Links Management and Technology), Vincenzo Fiore (Auriga, anche Vice Presidente), Antonio Galeone (Sincon), Gianpaolo Chiarella (Teseo.it), il past president Gianni Sebastiano (Exprivia). Ai rappresentanti delle aziende si aggiungono Luca Mainetti, Tommaso Di Noia e Danilo Caivano (anche Vice Presidente) rispettivamente di Università del Salento, Politecnico di Bari e Università degli Studi di Bari. Stefano D’Ascoli (Eusoft) siederà in rappresentanza delle associazioni datoriali mentre Francesco Di Ridolfo della Cisl rappresenterà le parti sindacali.

L'obiettivo a livello regionale

«La legge regionale sui Distretti Produttivi – spiega Latronico in una nota - riconosce questi ultimi come interlocutori privilegiati in materia di politiche industriali, occupazione, formazione professionale, trasferimento tecnologico e società dell’informazione; nei suoi dieci anni di vita il Distretto ha sempre interpretato in questo senso lo spirito della legge regionale, non facendo mancare, quando richiesto, il suo contributo di valore alle istituzioni. Adesso chiediamo che la legge sui Distretti venga rafforzata e dotata di adeguati strumenti attuativi affinché le competenze delle imprese associate possano essere messe al servizio del territorio. Riteniamo fondamentale, per assicurare lo sviluppo di tutto il sistema Puglia in un settore strategico come quello dell’informatica, che il Distretto venga chiamato a collaborare nella definizione e attuazione dell’Agenda Digitale Pugliese secondo una visione di sistema; se per alcuni settori, come il turismo, la concertazione delle politiche industriali tra politica e attori del territorio è costante, per l’informatica non vediamo la stessa attenzione nella condivisione di una strategia comune, circostanza che rende complicato l’ammodernamento digitale del sistema Puglia».