Sicurezza Informatica Dell Global Security Survey Nuove minacce informatiche: i CISO le sottovalutano

Sicurezza Informatica Dell Global Security Survey

Secondo una ricerca svolta da Dell su 1.440 aziende, solo una minoranza di responsabili IT guarda alla gestione di minacce ancora sconosciute, emergenti da trend come BYOD, mobilità e cloud computing. Solo un terzo degli intervistati, ad esempio, ritiene prioritarie misure per prevenire l'invio (volontario o meno) di dati aziendali all'esterno della intranet da parte dei dipendenti. E solo il 15% ha notato una maggiore sofisticazione delle minacce alla sicurezza dei sistemi IT aziendali. 

 

BYOD SOTTOVALUTATO – L’87% delle aziende intervistate ha subito violazioni della sicurezza, tuttavia anche se il 93% di esse consente l’uso di dispositivi personali per il lavoro, solo il 44% ritiene necessario istituire policy di sicurezza apposite; il 57% degli intervistati ha indicato il BYOD come una fonte di preoccupazione, ma solo il 24% lo ha individuato come esplicita causa di attacchi informatici.

NUBE TOSSICA – Il 73% delle aziende consultate si avvale di ambienti cloud ibridi, “nubi tossiche” che possono essere fonti di infezione: solo il 21% dei responsabili IT lo individua come causa delle violazioni informatiche subite; il 49% lo definisce una possibile preoccupazione, ma solo in futuro. Sul totale di aziende dove la sicurezza è una priorità per l’anno prossimo, l’86% usa il cloud. I CISO si sentono un po’ più minacciati dalla comunicazione internet: il 63% ritiene che sia tra le principali preoccupazioni dei prossimi 5 anni; un quinto identifica come rischio per la salute informatica le infezioni da accesso remoto non verificato (public wifi) e il 70% sta adottando misure di sicurezza email per prevenire attacchi esterni.

Image courtesy of Stuart Miles/FreeDigitalPhotos

 

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