Un anno da record per le frodi finanziarie. Solo nei primi sei mesi del 2017 sono stati 11mila i furti di identità con conseguente truffa (+40% rispetto all’anno scorso).

Circa 7mila euro l’importo medio frodato
Secondo l’Osservatorio di CRIF sono stati frodati complessivamente 80 milioni di euro, per un importo medio per singola truffa di circa 7mila euro (inferiore comunque allo scorso anno, superiore ai 9mila euro). Sono numeri che superano anche quelli delle “classiche” rapine in banca, che nel 2016 non sono state più di 360, per un bottino medio da 29.500 euro.
Truffe oltre i 10mila euro
Restano fuori dal mirino le truffe su beni e servizi dal valore inferiore ai 1.500 euro (-29,9% nei primi sei mesi del 2017). La maggior parte delle frodi (il 21,6%) riguarda importi oltre i 10mila euro, il 20,1% beni tra 1.500 e i 3mila euro.
Boom di frodi per i prestiti finalizzati
Le frodi più comuni riguardano i prestiti finalizzati (nel 56,5% dei casi): in particolare, i criminali trovano terreno fertile per i furti di identità connessi all’acquisto tramite finanziamento di elettrodomestici (38% dei casi), auto e moto (9,1%), spese per immobili e ristrutturazioni (8,4%). Aumentano anche le frodi con carta di credito: +78,7% nel I semestre 2017 rispetto ai primi 6 mesi del 2016.
L’identikit della vittima
Come avviene la frode? Nella maggior parte dei casi (80%) entra in gioco una carta di identità contraffatta. Tra le vittime preferite ci sono soprattutto gli uomini (nel 56,5% dei casi), in genere tra i 30 e i 40 anni, spesso concentrati nel sud Italia.
Anche 5 anni per scoprire le frodi più gravi
Le frodi sui piccoli importi sono scoperte più rapidamente: la denuncia scatta solitamente entro i 6 mesi dal giorno della frode. Per gli importi più alti non è invece così semplice: nel 21% dei casi si superano anche i 5 anni prima della scoperta.