In filiale su prenotazione e per operazioni urgenti. L'accordo ABI Sindacati del 24 marzo mette finalmente delle regole chiare sul lavoro in filiale
In filiale con la prenotazione
Alcuni istituti avevano deciso autonomamente di limitare l'accesso in filiale alle operazioni urgenti e su prenotazione. Intesa Sanpaolo aveva adottato questa modalità il 16 marzo, seguita il 19 marzo dal Credem, che ha anche definito una lista delle operazioni essenziali. Il Credem aveva dato visibilità già dai primi giorni dell'emergenza al servizio di consulenza a distanza tramite telefono o video-conferenza.
Intesa Sanpaolo ha anche previsto un riconoscimento straordinario per le persone che lavorano in filiale o svolgono attività che non permettono il ricorso allo smart working durante l'emergenza: sei giornate di ferie aggiuntive, rispetto alle previsioni di legge e del CCNL. Le giornate saranno fruibili dalla fine dell’emergenza Coronavirus e sino al 30 novembre 2020, con possibilità di monetizzazione di una parte delle stesse (orientativamente 3 giornate) se non fruite.
L'accesso su prenotazione è poi stato imitato da diverse banche. Il 20 marzo è toccato a BPER Banca, dal 23 marzo le filiali di Banca MPS aprono lunedì, mercoledì e venerdì e l'accesso è solo su prenotazione. Dal 23 marzo sono accessibili su prenotazione anche le filiali di CheBanca! (solo al mattino), BCC Busto Garolfo e Buguggiate (solo al mattino: per la BCC l'attività di consulenza a privati e imprese sul Coronavirus prosegue telefonicamente), Banca CR Asti e Biverbanca.
Dal 24 marzo meno del 30% degli sportelli UniCredit è aperto la mattina, a giorni alterni e su appuntamento.
Anche in UBI Banca solo le 383 filiali maggiori sono aperte al mattino e su prenotazione. Nel pomeriggio si attiva l'iniziativa Vicinanza, un contatto telefonico coi clienti, senza finalità commerciali, per capirne le esigenze.
Meccanismi di prevenzione in filiale
L'accordo tra ABI e sindacati prevede anche misure di prevenzione. La Cassa di Risparmio di Cento aveva avviato già da giorni l'installazione di pannelli di plexiglass per proteggere il personale di cassa e di consulenza. La richiesta di maggiore attenzione al rischio di contagio in filiale era stata fatta subito dai sindacati, immediatamente dopo il primo DPCM esteso alle regioni del nord. Questo perché molti anziani affollavano gli sportelli: poco avvezzi a usare i canali digitali, i clienti meno tecnologicamente evoluti diffidavano anche dell'ATM. Anche perché si è molto parlato della sopravvivenza del Coronavirus sulle superfici, anche di metallo: figurarsi sul tastierino di uno sportello automatico. Grazie all'accordo ABI sindacati, verranno installati pannelli in plexiglass, in alternativa ai dispositivi di protezione individuale, le mascherine insomma.
Le misure dei primi giorni
Nei primi giorni dell'emergenza Coronavirus, le prime misure delle banche avevano riguardato gli orari di apertura, limitati in molti casi al mattino, con chiusure totali degli sportelli più piccoli. UniCredit, ad esempio. In un primo momento, BNL BNP Paribas aveva limitato le aperture per operazioni e consulenza al mattino, riservando il pomeriggio alla consulenza su appuntamento.
Banca di Credito Popolare ha invitato la clientela a usare i canali digitali e a recarsi in filiale solo se necessario, dopo avere telefonato allo sportello. Per la sospensione delle rate per famiglie e imprese clienti della Banca di Credito Popolare si può procedere a distanza: scambiandosi informazioni via telefono o email con il gestore. I moduli di domanda sono scaricabili dal sito www.bcp.it e c’è anche un indirizzo email dedicato, [email protected]. Restano comunque validi anche gli indirizzi email dei singoli gestori. La BCP ha previsto anche un numero di telefono centrale, 081/3581541, attivo dalle 9 alle 17 per dare risposte relative al pacchetto di misure per il credito adottato dalla Banca a sostegno di famiglie e imprese, in questo particolare momento di emergenza Coronavirus.
Banco Azzoaglio ha dedicato ai clienti l'email [email protected] e il numero di telefono 800 034 403.
L'Amuchina la porti da casa
Nei primi giorni dell'emergenza, da diverse filiali è arrivata la segnalazione che il personale ha dovuto provvedere autonomamente a rifornirsi di mascherine, gel disinfettanti o guanti. Questo, ovviamente, su base volontaria. Non parliamo delle prime Zone Rosse di Lombardia e Veneto, dove i kit anti-contagio sono stati resi disponibili, a quanto ci risulta, nei giorni immediatamente successivi nei Comuni adiacenti i focolai, mentre le filiali all'interno delle Zone sono state chiuse. Ma del resto del territorio italiano, investito dall'emergenza nelle fasi successive, dove la distribuzione di prodotti di disinfezione e prevenzione sembra più a macchia di leopardo e in molti casi lasciata all'iniziativa personale. Segnaliamo di avere ricevuto, ad esempio, la notizia che la BCC di Ripatransone e del Fermano ha distribuito nelle filiali e negli uffici centrali mascherine e del disinfettanti. Il gel è a disposizione anche dei clienti in filiale.