Cedacri a Cernobbio per lavorare su qualità e crescita per le banche

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Nuove strategie per la crescita e il miglioramento del servizio. Sono i temi trattati da Cedacri, società di outsourcing per il mondo bancario, in occasione di un incontro tenutosi a Cernobbio con le proprie banche clienti e potenziali clienti dal titolo “Qualità per la crescita”.

Un modello di business per la crescita

All’evento hanno preso parte oltre 200 manager di 70 istituti italiani. Si è discusso su come sia fondamentale per la crescita e l’evoluzione degli istituti bancari adottare un nuovo modello di business che valorizzi la relazione con il cliente. L’incontro ha avuto inizio con l’intervento del Presidente di Cedacri Renato Dalla Riva, che ha sottolineato come solo in presenza di una ripresa economica e di fiducia si può tornare a crescere. Le banche sono chiamate quindi ad agire su elementi strutturali come il rafforzamento patrimoniale e la revisione degli investimenti in innovazione, con l’obiettivo primario di migliorare la qualità del servizio e incrementare l’efficienza.

L’approccio customer oriented

Salvatore Stefanelli, Direttore Generale di Cedacri, invece, ha sottolineato la necessità di un approccio “customer oriented” secondo cui le banche devono investire segmentando la clientela in base alle sue caratteristiche e alla diversa propensione al cambiamento. Cedacri supporta infatti la banca in questo processo incentivando il cross selling e l’acquisizione di nuovi clienti.

Proposte dai protagonisti del settore

Si sono succeduti poi durante l’evento anche gli interventi di Gabriele Vigo, Director di McKinsey & Company, che ha indicato alle banche come rotta la realizzazione di tool digitali innovativi, il pricing, la gamma prodotti e il modello di servizio; quello di Sebastiano Marulli, COO di Deutsche Bank Italia, che ha descritto l’esperienza di modello multirete realizzato dalla banca in Italia; e quello di Angelo Gaja, AD di Cantine Gaja, che ha illustrato la filosofia di un’azienda di successo: “fare, saper fare, saper far fare, far sapere”. I lavori si sono conclusi con l’intervento di Ciro Vacca, Capo Servizio Supervisione Bancaria di Banca d’Italia.

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