Cybersecurity. Il finance è pronto?

Il finance pensa di non riuscire a difendersi dagli attacchi iinformatici. Solo una banca o un’assicurazione su cinque ha fiducia nelle proprie capacità nel rilevare violazioni di sicurezza.

Cybercriminale

C’è fiducia da parte dei consumatori, ma non del finance

Sono i risultati del report del Digital Transformation Institute di Capgemini. I consumatori sono convinti che banche e assicurazioni siano in grado di proteggere i loro dati (la pensano così l’83% degli intervistati). Anzi c’è molto più ottimismo nei confronti di questo comparto piuttosto che in altri settori: solo il 28% degli utenti pensa che le difese delle aziende di e-commerce siano sicure, mentre la percezione della sicurezza di telecomunicazioni e retailer non va oltre il 13%. Eppure il finance non avverte la stessa fiducia.

Per il cliente la sicurezza conta, ma non è ben informato

In realtà solo il 3% dei clienti è correttamente informato sulle minacce informatiche che colpiscono il settore. Tuttavia, la maggior parte dei consumatori considera la fiducia nella sicurezza e nella riservatezza dei dati come un fattore determinante nella scelta della propria banca (65%). Tre quarti dei consumatori (74%) cambierebbe persino provider in caso di violazioni.

Cybersecurity sempre più centrale con il GDPR

Con l'arrivo del GDPR aumenterà la consapevolezza delle violazioni da parte del pubblico. Anche per questo la cybersecurirty resta una priorità per il finance: secondo la ricerca il 71% degli operatori ancora non possiede una strategia di sicurezza equilibrata per la riservatezza dei dati e solo un terzo (32%) degli executive intervistati afferma che la propria organizzazione ha già compiuto passi avanti nell'implementazione delle linee guida iniziali del GDPR.