Il real estate italiano resta dinamico, ma minacciato dalle incertezze. Secondo gli esperti intervenuti al CACEIS Real Estate Summit, il mercato è dominato da nuove frontiere, tuttavia preoccupano i rischi macroeconomici.
L’investimento nel mattone continua
Rimangono protagonisti del mercato immobiliare italiano i flussi da investitori istituzionali esteri: soprattutto dal mondo anglosassone, arabo e sudcoreano, con un focus sui settori della logistica e degli uffici. Gli affitti inoltre stanno crescendo e, secondo le previsioni, il mercato si manterrà sul trend positivo nei prossimi 2-3 anni.
Focus su residenze sanitarie e per studenti
Gli investitori guardano con attenzione inoltre alle residenze sanitarie, così come alle residenze per studenti: è ormai noto che le generazioni tra i 25 e i 30 anni preferiscono affittare piuttosto che comprare. Ma gli occhi sono puntati anche sul senior living e il multifamily.
L’attrattività del mercato milanese
A Milano ad esempio i progetti-pilota legati alle residenze per studenti sono numerosi. Il mercato meneghino è dopo tutto uno dei meno volatili in Europa e uno dei più attrattivi per lo sviluppo industriale degli immobili: i prezzi delle residenze sono competitivi rispetto al resto d’Europa e il costo al mq dei terreni resta a buon mercato.
I dubbi degli investitori
Gli investitori non nascondono però le perplessità: temono l’incertezza della situazione politico-economica italiana. Inoltre l’effetto spread resta un freno importante, che si unisce all’instabilità generale del real estate europeo. Anche se il mercato dell’office leasing è rimasto attivo e gli affitti sono cresciuti, infatti, i prime yield sono diminuiti, portando a valutazioni più elevate.
Gli effetti della crisi macroeconomica
Lo scenario macroeconomico globale inoltre non aiuta: l’aumento dei tassi, il rischio di uno shock petrolifero e soprattutto il pericolo di una guerra commerciale non favoriscono il mercato immobiliare.
