
Brand value da record per la Cina
Sul podio troviamo ICBC, insieme a China Construction Bank e Agricoltural Bank of China. Seguono poi nella Top 10 dei brand, in ordine per valore economico connesso a immagine e reputazione: Bank of China, la prima banca a stelle e strisce Wells Fargo, Bank of America, Citi, Chase, China Merchants Bank e la inglese HSBC. Una lotta tra Cina, USA e UK quindi, che però si è conclusa ancora una volta con la vittoria schiacciante della terra del Dragone: il brand value complessivo delle banche cinesi pesa infatti una volta e mezzo in più di quelle USA (e quasi 10 volte di quelle UK). E questo nonostante le banche americane siano il doppio delle cinesi.

11 le banche italiane in classifica…
Lontana dai primi 10 classificati, l’Italia spicca invece nella Top 500 con Intesa Sanpaolo, 59esima, seguita da Banco BPM (115esimo) e da UniCredit (124esimo). Oltre al Gruppo torinese, con un brand value da 5.466 milioni di dollari, si è distinta però soprattutto Banca Mediolanum, molto più giù nella graduatoria ma con un brand value in crescita dell’82% a quota 569 milioni di dollari. Per effetto soprattutto delle operazioni di rafforzamento del marchio e crescita del fatturato portate avanti l’anno scorso. Lo stesso non si può dire invece per Mediobanca, il brand che ha perso maggior valore tra le banche italiane, “indebolita dalla scarsa efficacia dell’immagine”.
…che fanno meglio degli altri istituti europei
Nel complesso, gli 11 istituti italiani della Top 500 sono però cresciuti per brand value molto più degli omologhi europei (+9% vs. +5% di media). Una reputazione in linea con la media mondiale: gli istituti italiani hanno ottenuto un Brand Strength Index da 64 centesimi, molto vicino a quello globale da 67.