Una riduzione dell'organico di 700 unità e un risparmio di 65 milioni di euro sui costi rispetto al 2011. Questo il Piano Industriale per il triennio 2012-2015 presentato dal Gruppo Banca Popolare di Milano, che mira al riassetto di una banca unica, commerciale e multicanale
Dopo UniCredit, Monte dei Paschi di Siena e UBI, anche il Gruppo Banca Popolare di Milano presenta il nuovo Piano Industriale 2012-2015 e, complice la crisi, come gli altri Gruppi punta sull’alleggerimento dei costi, riducendo spese e personale, e sulla semplificazione societaria, per creare una banca unica, commerciale e multicanale.
Per il 2015 i tagli sui costi porteranno il Gruppo BPM a un risparmio di circa 65 milioni di euro: l’organico verrà ridotto di 700 persone, riducendo i costi sul personale del 10%, quelli amministrativi (-12%) e le spese relative agli ammortamenti (-23%).
Tra gli obiettivi primari, la crescita della redditività sui segmenti core del Gruppo, gestendo al meglio il risparmio della clientela privata (CAGR 2011-2015 ricavi segmento privati +4,3%) e incrementando i ricavi da commissioni sulla clientela small business (+7,4%), ma escludendo il segmento large corporate, su cui si prevede una perdita dell’8,5%.
Alla fine del Piano Industriale, il Gruppo Banca Popolare di Milano mira a raggiungere un utile netto consolidato pari a 270 milioni di euro, un ROTE vicino all’8% e un Core Tier 1 migliorato di 100 bps (dall’8% a oltre il 9%).