BPER: la polizza private con gli ETF

BPER polizza private con ETF

Gli ETF entrano nella polizza private. BPER Banca ha presentato un nuovo prodotto assicurativo in ETF sviluppato con Arca Vita e iShares.

Multiramo: fino al 40% in gestione separata. Il resto in ETF

Private - Consulenza di Valore è un prodotto assicurativo multiramo: una parte dell'investimento compresa tra il 10% e il 40% viene allocata in una tradizionale gestione assicurativa (Oscar100 di Arca Vita), la quota restante invece in fondi unit linked che investono in ETF, prevalentemente di iShares, secondo tre profili di rischio diversificato. La versione standard prevede un investimento minimo di 100 mila euro, cifra che per la versione “plus” sale a 750mila.

I tre profili di investimento di Consulenza di Valore

Il portafoglio di investimento ottimale per il profilo di rischio-rendimento del cliente può essere scelto tra queste opzioni:
Valore ponderato: fondo unit linked obbligazionario globale, rischio medio; investe prevalentemente in ETF obbligazionari e, in misura minore, in ETF azionari diversificati geograficamente;
Valore bilanciato: fondo unit linked bilanciato globale, rischio medio-elevato; investe equamente in ETF obbligazionari e azionari, con diversificazione geografica;
Valore dinamico: fondo unit linked azionario globale, rischio elevato; investe prevalentemente in ETF azionari e, in misura minore, in ETF obbligazionari diversificati a livello geografico.

Quanto costa

Private – Consulenza di Valore prevede una fee di ingresso di 100 euro. I costi di gestione sono dell’1,1% annuo per la parte investita nella gestione separata e dell’1,9% per la componente Unit investita in ETF, che si riduce all’1,6% per la versione “plus”. La penale di uscita è prevista solo per il secondo anno di investimento e ammonta al 2,5% (1% per la versione “plus”). «La gestione separata Oscar 100 di Arca Vita – spiega Maurizio Marcorin, responsabile area tecnica di Arca Vita – gestisce a oggi 6 miliardi e 400 milioni di euro e ha avuto un rendimento medio lordo del 3,77% negli ultimi tre anni. È il primo prodotto multiramo che realizziamo appositamente per la rete private di BPER Banca e prevede anche una componente assicurativa opzionale, con restituzione del premio versato in caso morte, con copertura del gap in caso di perdita, nel limite dei massimali».

Cambiare la costruzione dei portafogli

«Crediamo nello strumento ETF – afferma Francesco Altilia, Direttore Divisione Private Banking Gruppo BPER. Grazie alla sua efficienza, velocità di negoziazione e ai costi oggi siamo nel mercato delle polizze private con costi contenuti. Le polizze sono uno strumento importante per il private, permettono di integrare la visione finanziaria del cliente con quella patrimoniale. Per la nostra struttura, industrializzata in BPER dal 2008 e che oggi conta 150 private banker per 10mila famiglie clienti e 9 miliardi di masse, è uno strumento importante nella trasformazione del private banker in wealth banker. Dobbiamo cambiare l’approccio alla costruzione dei portafogli sul progetto di vita del cliente, spiegandogli che in un contesto di rendimento negativo alcuni obiettivi non sono raggiungibili senza rischiare un po’ di più. E anche la MiFID II, con l’allontamento dalla logica dei rebates, favorirà l’utilizzo degli ETF anche nel private banking».

Il prodotto private non è per forza complesso

«Dobbiamo uscire dall’idea che il prodotto private debba essere complesso e costoso – conclude Emanuele Bellingeri, Responsabile per l’Italia di iShares – per concentrarci sulla performance. Se le banche centrali usano gli ETF per semplificare gli investimenti, perché proporre al cliente private uno strumento complicato? Come cliente private mi aspetto qualcosa di distintivo, che nasce dalla visione della banca: se, come accade in alcuni casi, il private banker offre una selezione di mutual funds più performanti simile, anche in termini di costo, a quella di una rete di promotori finanziari, non vedo quale sia il valore aggiunto del private banking. Le soluzioni distintive nascono da un salto di qualità nell’offerta: già oggi, in Svizzera, il passaggio al fee only sta aumentando molto la presenza di ETF nei portafogli». Per iShares si tratta di un nuovo accordo nel private dopo la collaborazione avviata nel 2012 con UniCredit e i recenti progetti nel roboadvisory.

 

La Rivista

Atlas of Fintech 2026

La nostra selezione di Fintech 

Tutti gli altri numeri