Da Israele all’Italia, verso la conquista dell’Europa. Dopo la Lituania debutta anche nel nostro Paese BLender, piattaforma israeliana di prestiti P2P con licenza europea e-Money (EMI) e tempi rapidi per la verifica bancaria.
I numeri di BLender
Secondo i dati rilasciati dall’azienda, che ha sede in Italia presso il FinTech District di Milano, sono a oggi oltre 30mila le richieste di finanziamento ricevute ogni mese, per un valore totale di oltre 133 milioni di euro a livello globale. Le richieste sono per il 40% legate a liquidità ed esigenze di rifinanziamento di debiti pre-esistenti, ma si chiedono prestiti anche per la casa o l’auto. BLender è disponibile anche via app, per Android e iOS.
L’algoritmo DirectMatch alla base del sistema
Protetti dal Fondo di Garanzia, i finanziamenti sono approvati in tempi rapidi grazie a un controllo incrociato tra le varie informazioni bancarie fornite. Il sistema si chiama DirectMatch e verifica la corrispondenza tra la possibilità di restituzione dei finanziamenti e le aspettative di chi concede il prestito. Ciascun richiedente riceve quindi la somma che gli occorre da differenti prestatori nello stesso momento.
I costi di BLender
L’obiettivo di BLender è riuscire a garantire tassi di interesse più elevati per chi presta e più bassi per chi richiede un prestito. BLender non ha spese di gestione ma guadagna attraverso commissioni fisse, senza margine sul tasso di interesse.
La funzione ReBlend
BLender comprende anche una funzionalità con cui cedere e acquistare prestiti in essere, ReBlend. Ogni prestatore può decidere di vendere i suoi prestiti ad altri prestatori. Chiunque può poi in ogni momento recuperare la somma che ha messo a disposizione mediante la concessione di un finanziamento.